da Genova
Ricostruire la vita quotidiana della città, le sue industrie, gli scioperi, le processioni, le feste, i delitti, i lavori scomparsi e i grandi eventi. E raccontarle, perché anche i giovani non se ne dimentichino. È «Cercamemoria», liniziativa del Comune di Genova per reclutare volontari, moderni «cantastorie» che avranno il compito di ricostruire i fatti di cui il capoluogo ligure è stato protagonista negli ultimi decenni attraverso i propri ricordi, ma anche attraverso fotografie, filmati, oggetti. Altro che internet e archivi informatici. Genova ha deciso di affidarsi alla tradizione e a quei «cronisti popolari» che, qualche decennio fa, viaggiavano per le strade raccontando le vicende personali e collettive della città. I futuri cantastorie saranno selezionati dai bibliotecari cittadini: prima è però necessario compilare un questionario, disponibile sul sito del Comune. Per diventare narratori di strada a Genova cè tempo fino al 15 ottobre: in inverno le prime storie verranno raccontate nelle scuole, nelle biblioteche o nei centri civici. Per riannodare i fili della memoria genovese, i cantastorie potranno trarre ispirazione dallarchivio fotografico di Giorgio Bergami: sono oltre un milione i negativi catalogati, con date e didascalie, a documentare quasi quarantanni di vita cittadina, dai primi anni Cinquanta fino agli anni Ottanta. Senza dimenticare poi larchivio di Stato e quello dellAnsaldo, che ricostruisce un secolo di storia industriale.
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