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Genova, discarica vietata ai camion sospetti E i cittadini alle finestre controllano le targhe

da Genova

Da una settimana fanno i turni alla finestra. Giorno e notte, in mano le targhe dei 319 camion autorizzati a passare, gli occhi puntati sulla strada, a scovare ogni tir sospetto. Perché la Regione Liguria ha detto no grazie ai rifiuti campani, ma gli abitanti di Borzoli, il quartiere genovese che ospita l’unica discarica regionale, quella di Scarpino già al limite della capienza con 250 passaggi di camion al giorno, non si fidano più. «Ci siamo fatti dare dal Comune l’elenco delle targhe, anche se ormai i camion li riconosciamo dall’odore - spiega il portavoce del Comitato per Scarpino, Felice Airoldi -. Ogni volta che arriva un carico nuovo avvertiamo il responsabile dell’azienda municipalizzata delegato alla discarica e il Comune».
L’altra notte hanno avvistato un camion targato Benevento, lo guidava un napoletano di nome Mosè. La tensione è altissima, con l’emergenza rifiuti che da Napoli rischia di estendersi al Nord, e in Liguria si fatica già così, ché l’inceneritore non esiste. Così, l’allarme è stato immediato. La Lega Nord ha denunciato il blitz notturno, ma il Comune ha smentito: «Si trattava di un autista nuovo, ma di un conferitore abituale».

In serata però, incurante del no espresso qualche ora prima dal suo assessore all’Ambiente, il presidente della Regione Claudio Burlando si è detto disponibile «ad accogliere un migliaio di tonnellate di rifiuti campani». Che siano già arrivati?

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