Cronache

Genova ha mal di pancia, ma non è influenza

Genova ha mal di pancia, ma non è influenza

«Non parliamo di influenza per piacere - dice il professor Pietro Crovari, direttore dell’Istituto di Igiene -. È difficile dire “cosa” circoli con esattezza visto che il sistema di sentinella sull’influenza non è ancora partito, ma questa è proprio la stagione dei rotavirus che sono i virus che provocano le diarree infantili e che nei bambini sotto i due anni possono essere pericolosi qualora provochino disidratazione. Invece gli adulti sono un poco più ”scafati“, visto che, pur essendo moltissimi, i rotavirus per qualcuno magari si sono immunizzati nel corso degli anni».
Inoltre con la riapertura delle scuole si sono messe in moto anche le forme respiratorie che si diffondono con grande facilità. «In tutti i casi non si tratta mai di forme batteriche o virali pericolose - prosegue il professor Crovari -, sono certamente molto infettive per questo motivo in poco tempo sono tante le persone colpite». Le due principali forme che circolano in questi giorni sono intestinale e con il mal di testa, qualche volta accompagnato anche da una forma di labirintite, ovvero vertigini insistenti. Proprio quest’ultima particolarità ha fatto sì che siano state molte le persone che si sono anche rivolte ai principali pronto soccorso liguri lamentando malesseri che sembravano, a prima vista, nulla avere a che fare con i mali di stagione.
La malattia si risolve da sola, e non sono indicati gli antibiotici che si usano per infezioni batteriche e non virali. Si somministrano liquidi per bocca o per via endovenosa (ma soltanto nei casi più gravi) per combattere nei bambini piccoli l'eventuale disidratazione e l’acidosi (il cosiddetto acetone). Un buon lavaggio delle mani e l'eliminazione o disinfezione degli oggetti contaminati sono importanti misure di prevenzione.
Di solito gli adulti si infettano da un bambino piccolo che ha contratto questo virus, ma la malattia nei grandi ha un decorso più lieve. Spesso il problema del trattamento di queste forme di gastroenterite è l'ansia dei genitori che non riescono a rassegnarsi che il loro bambino stia tanto male ed il medico non dia nessun farmaco. Un’ultima cosa da ricordare è che esistono vari ceppi di rotavirus e, durante una stagione (per lo più invernale), un bambino che frequenta la scuola materna o il nido può venire a contatto con 2 o 3 ceppi ed avere 2-3 volte episodi di gastroenterite virale, distanziati tra loro anche di poche settimane. Nella maggior parte dei casi basta questo ed il bambino piccolo, dopo 24-48 ore, sta meglio e può gradualmente riprovare la reintroduzione del latte che va sospesao all’inizio, aumentando le dosi di latte e degli altri cibi nei giorni successivi, in base allo stato del bambino e all'andamento dei sintomi gastrointestinali.
«Le complicazioni - spiegano i medici di medicina generale - possono insorgere nei soggetti anziani, o malati con basse difese immunitarie, o in chi soffre di patologie croniche». L’infezione purtroppo viaggia anche in ... autobus.

Il rotavirus, infatti, è piuttosto «stabile» e dunque sopravvive molto bene in ambienti chiusi e affollati.
Monica Bottino

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