(...) contro il decreto Gelmini. Non è bastato andare a protestare al Salone dellEducazione, occupare per diversi minuti lo stand del Ministero dellIstruzione e imbrattare con lo spray rosso le pareti azzurre dello stand. Non è bastato nemmeno urlare fino al punto da far allontanare preoccupate diverse maestre con i loro piccoli alunni (il Salone Abcd è infatti aperto ai bambini delle elementari e delle materne): lultimo atto della protesta è stato in piazza, alla sera, con il rogo del fantoccio del ministro Maria Stella Gelmini, messinscena non autorizzata che la dice lunga sul cattivo gusto e altrettanto cattivo insegnamento di certo modo di fare scuola.
E ieri, a «Orientamenti», sempre ai Magazzini del Cotone, al Porto Antico e sempre nellambito di «Abcd», mentre da Confindustria arrivava lavvertimento di una scuola da riformare è comparso un nuovo striscione questa volta per protestare contro la sentenza della magistratura al processo per i fatti della Diaz. Ancora proteste gridate, più che mugugni, in aula contro i giudici che si sono pronunciati sulla notte del blitz alla Diaz, mettendo fine a una vicenda giudiziaria durata oltre il sopportabile con qualcuno che dal pubblico urla «ci vendicheremo!».
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