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Genova, niente bus atei Almeno per il momento

La concessionaria milanese Igp Decaux, responsabile degli spazi pubblicitari sugli autobus dell’azienda municipalizzata trasporti di Genova, ha deciso di rifiutare la campagna che nei giorni scorsi ha suscitato tante polemiche. I sacerdoti: atto di buon senso

Genova, niente bus atei 
Almeno per il momento

Genova - Novità sul fronte dei bus atei. Nessun mezzo pubblico con lo slogan "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno" circolerà, almeno per ora, per le strade di Genova. La concessionaria milanese Igp Decaux, responsabile degli spazi pubblicitari sugli autobus dell’Amt, l’azienda municipalizzata trasporti di Genova, ha infatti comunicato all’Unione degli Atei, Razionalisti e Agnostici (Uaar) la decisione di rifiutare la campagna che nei giorni scorsi ha fatto molto discutere. Nell’attesa di conoscere le motivazioni, l’Uaar ha chiesto formalmente al Comune di Genova, che nei giorni scorsi per voce del sindaco Vincenzi aveva appoggiato l’iniziativa, di revocare la concessione alla Igp Decaux.

Ancora polemiche "Biancheria intima e villaggi vacanze sì, ma guai a chiedere uno spazio pubblicitario e a usarlo per dire che Dio non esiste - ha detto Raffaele Càrcano, segretario generale della Uaar - Sembra che in questo paese non ci sia spazio per dichiararsi atei, che sia qualcosa di cui parlare con vergogna, o non parlare affatto, pena la censura. Alla Igp vorremmo chiedere se direbbero davvero di no a uno slogan che sostiene che Dio esiste". "È un atteggiamento antidemocratico", ha invece dichiarato Silvano Vergoli del coordinamento nazionale Uaar: "Le istituzioni cittadine che, con le loro dichiarazioni hanno dimostrato di voler difendere la laicità e la libertà di espressione, dovrebbero sanzionare la concessionaria pubblicitaria perché si tratta di una vera e propria censura". "In Italia gli unici che possono parlare di Dio - ha aggiunto Vergoli - sono i cattolici o comunque gli aderenti ad una determinata confessione religiosa. La decisone di oggi dimostra non solo che in questo Paese non c’è libertà di opinione ma anche che, tra credenti ed non credenti, si usano due pesi e due misure".

La parola ai legali "I nostri avvocati stanno valutando la vicenda - ha concluso il rappresentante della Uaar - e a breve decideremo che cosa fare. Nel frattempo continua la campagna di sottoscrizione, che è già arrivata a quota 13.000 euro".

I sacerdoti: atto di buon senso "Una buona notizia, una scelta illuminata, anche se si tratta di una decisione prevedibile perchè era impossibile che una pubblicità di questo tipo potesse essere messa su dei mezzi pubblici senza creare offesa al comune sentire della gente": don Silvio Grilli, direttore de "Il Cittadino", settimanale della diocesi di Genova, commenta così la notizia della bocciatura della campagna pubblicitaria degli atei su due autobus urbani di Genova. "Coloro che hanno preso questa decisione - ha aggiunto - hanno avuto rispetto per la sensibilità della gente comune, prima ancora dei credenti, e della tradizione della nostra società".

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