Caro Lussana, ho letto con interesse il botta e risposta dei due articoli relativi al mancato decollo del turismo in Liguria.
Purtroppo non ricordo il nome dei due articolisti, perché abbiamo labitudine, in casa, di non lasciar accumulare i giornali, per cui il nuovo prende immediatamente il posto del vecchio.
Ricordo però che il secondo, pur concordando con la diagnosi impietosa del primo, ostentava maggior ottimismo dicendo, se ricordo bene, che in fondo non si trattava, per i liguri, che di «voler cambiare».
Trovo questa frase un po ingenua, perché la ricetta offerta è impossibile da attuare.
Essa infatti presuppone un cambio radicale di mentalità.
Noi tutti sappiamo che, agli occhi dei liguri, i foresti sono appena appena tollerati. Che se, entrando in un ristorante, il proprietario ti corre incontro con un sorriso, vuol dire che ti ha scambiato per un parente. Dunque chiedere ad un ligure di far festa ai foresti, come si usa fare, per esempio, in Romagna, non è un compito facile. È impossibile.
222
di Rita e Anna Maria Pisano
Gentilissimo direttore, da genovesi siamo daccordissimo con i pensieri della signora Guerri. Poveri noi. Genova è bella, ma amministrata malissimo e per me, pensare di avere ancora per un mandato la sindaco Vincenzi è come vivere un incubo.
Buon lavoro con stima e simpatia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.