Genova Sgozzata dal marito tunisino che aveva salvato dall’espulsione

Era stato espulso ma il matrimonio con un’italiana lo aveva «salvato». Ieri l’ha uccisa. Si erano sposati due anni fa. Lui, 25 anni, tunisino, lei, 22, italiana.
Matrimonio in abito bianco con tanto di servizio fotografico. Ma l’idillio è durato poco. Lui forse era troppo geloso. Lei forse troppo bella. Liti e scenate condiscono i due anni di vita in comune, alla fine lei decide di andarsene. Ieri, tornata a casa per riprendere alcuni effetti personali, Lisa Molino ha trovato il marito fuori di sé e la lite stavolta è finita in tragedia: Walid Hamami l’ha uccisa, con nove coltellate al collo, una alla giugulare.
Il dramma si è consumato in un appartamento al quinto piano di un palazzo di via De Vincenzi, a Molassana, quartiere periferico di Genova.
Erano circa le 22 quando i vicini hanno sentito urlare nelle scale. Walid stava scendendo e urlava «ho ucciso mia moglie». Subito è stato chiamato il 113 e sul posto sono giunte le volanti.

Walid era sul portone, il collo insanguinato (gli inquirenti accerteranno poi che si è ferito da solo forse per inscenare la disperazione o la difesa). Nell’appartamento sangue un po’ dappertutto. In una stanza, supino sul letto, il corpo semi svestito e senza vita di Lisa. Di recente, per sfuggire al tunisino, era tornata a vivere nella casa del padre.

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