Acam, stipendi d'oro che neppure i grillini vogliono verificare

L'azienda va in pezzi, non raccoglie neppure più la spazzatura che sta sommergendo La Spezia, eppure paga superstipendi ai dirigenti che arrivano fino a sedicimila euro. Il sospetto della gestione quantomeno disinvolta dell'Acam, l'azienda multiservizi spezzina, è troppo forte perché Maria Grazia Frijia, consigliere Pdl, non provi ad incalzare il Comune e il sindaco Federici con un'interrogazione urgente. «Voglio conoscere, visto che nessun altro lo fa, la motivazione che ha spinto Acam nel 2007, con l'azienda in piena crisi, a procedere a nuove assunzioni. Inoltre vorrei sapere se è vero che ci sono dei dirigenti che a tutt'oggi percepiscono 16 mila euro al mese», parte subito all'attacco Maria Grazia Frijia.
Il fatto è che si rende conto di essere troppo spesso sola in questa battaglia di trasparenza. Perché neppure i tanto scatenati grillini, censori di sprechi e di caste varie, sembrano disposti a fare qualcosa per arrivare alla verità. Anzi, fanno da «stampella al centrosinistra». Frijia si spiega più esoplicitamente: «È strano che in un momento in cui tutti, e mi riferisco soprattutto alla Sinistra ed al Movimento 5 Stelle, invocano la trasparenza, nessuno abbia ripreso l'appello di Luigi Morgillo che chiedeva di conoscere le motivazioni che hanno portato a diversificare gli stipendi dei lavoratori Acam attraverso superminimi. Strano che a nessuno interessi sapere come mai nella solita azienda e con la solita qualifica ci sia chi prende 1000 euro al mese in più dell'altro. È ancor più strano che in una situazione di pre-fallimento dell'azienda nessuno si ponga il problema se ci si possano permettere certi lussi».
Ma la speranza che i grillini facessero davvero quello che a parole annunciano sempre, è tramontata di fronte alla realtà. «Mi aspettavo che i grillini su questa vicenda fossero più pregnanti. Ma si capiscono certe cose anche davanti al comportamento tenuto ieri sera in Consiglio comunale da parte dei componenti del Movimento 5 Stelle che di fronte alla mancanza di numero legale della maggioranza hanno deciso di fare da stampella al centro sinistra - conclude Frijia -.

Su questa vicenda chiederò spiegazioni all'amministrazione comunale, anche se io un'idea me la sono fatta: o ci sono delle magagne da coprire o chi per prendere voti invoca la trasparenza poi nei fatti sostiene atteggiamenti omertosi».