Ad Arenzano si parla di cittadinanza e non della città

Un ordine del giorno per adeguare la normativa della cittadinanza estendendola anche a chi, figlio di immigrati, nasce e cresce in Italia. La proposta è stata lanciata dal consigliere comunale Pd di Arenzano Alessandro Albert. Non si tratta di una novità sul panorama politico italiano. A fare notizia non è la proposta per cui il partito Democratico sta raccogliendo anche delle firme con una petizione on-line, ma il fatto che un argomento che richiederebbe l'interesse del parlamento, sia chiamato a dibattere il consiglio comunale di una cittadina della provincia di Genova.
Una proposta che trova la secca replica del Popolo della Libertà, per voce del vice coordinatore arenzanese Leila Loureiro: «Arenzano è un centro pieno di problemi, alcuni dei quali hanno urgenza di essere discussi e risolti rapidamente dalla nuova giunta e dai consiglieri eletti dal territorio - accusa l'esponente del Pdl -. Non ci sembra tollerabile che si perda tempo per dialogare su tematiche fini a se stesse, visto che l'amministrazione comunale non può certo regolare un problema così vasto». Tempo perso e casse del Comune che non si possono permettere gettoni spesi per discussioni più consone a convegni di partito che non ad un aula amministrativa, ma nella prossima seduta Arenzano si troverà proprio a dibattere sull'articolato documento presentato dal consigliere Pd: «Il bilancio, il Puc, i problemi dell'isola ecologica: questo ci aspettiamo di sentir discutere in consiglio comunale.

Questa maggioranza, come la precedente, si perde in discussioni accademiche perché incapace di risolvere i problemi di Arenzano: non li affrontano ma ci girano intorno», prosegue la Loureiro che annuncia come i due consiglieri del centrodestra Giacomo Robello e Paolo Cenedesi, abbiano deciso di votare contro senza perdersi in ulteriori polemiche sulla proposta.

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