(...) Così la delibera della giunta di Claudio Burlando che ha regalato 250 mila euro a cinque progetti di cooperazione allo sviluppo ha suscitato la reazione di Matteo Rosso, consigliere del Pdl, che ne ha chiesto l'immediato ritiro.
«È inaccettabile che in questo grave momento di crisi in cui sono previsti pesanti tagli a servizi indispensabili per i cittadini in particolare per quanto concerne la Sanità, la Giunta Burlando finanzi oltre 250 mila euro per sostenere progetti a Santa Fé in Argentina, a Lima in Perù, nella Repubblica Centroafricana ed in altri parti del mondo», tuona Rosso, medico e politico da sempre in prima linea contro gli sprechi della Regione Liguria. Autore insieme con il collega Gianni Plinio di un volume sugli sprechi della politica regionale. Secondo Rosso questa delibera stride con il clima sociale a Genova e in generale in tutta la Liguria. «Non sono soldi europei - dice Rosso - questi sono finanziamenti che derivano dai soldi dei liguri. Infatti la legge prima era finanziata con un milione di euro: quest'anno la cifra è stata ridotta a un quarto, ma sempre troppo. La Regione può decidere o meno di finanziare tali progetti: e secondo me questi non sono tempi in cui si possono dare soldi in questo modo». In particolare, poco tempo fa è stata bocciata proprio una proposta di Rosso in aiuto alla maternità. «È gravissimo - tuona - che sia stata bocciata la mia proposta di garantire alle future mamme liguri in gravi condizioni economiche un contributo mensile a sostegno della maternità, quando la Regione Liguria finanzia con 50 mila euro un progetto per le donne in gravidanza nella Repubblica Centroafricana». Secondo Rosso è il colmo. Ma non è tutto: i 250mila euro sono infatti divisi tra cinque progetti che hanno vinto un bando di gara. «Altri 50mila euro, soldi provenienti dalle tasche dei cittadini liguri, sono stati stanziati per un progetto che prevede il rafforzamento dei servizi socioculturali a Santa Fè e altri 50mila vengono investiti non a sostegno di qualche piccola realtà imprenditoriale ligure, oggi costretta a licenziare ed a chiudere, ma per promuovere servizi per il lavoro a Lima in Perù».
Ma il fatto forse ancora più grave è che dei sei milioni di euro che nel corso degli ultimi anni sono stati concessi a questi progetti non si conosce il risultato. «Ho chiesto all'assessore in commissione se sia mai stato fatto un monitoraggio di come sono stati spesi i soldi, ma nessuno lo sa», rivela amaramente Rosso.
Oltre al danno la beffa. «È inaccettabile questa situazione davanti alle richieste di tanti sacrifici che devono subire tutti i giorni i liguri.
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