Anti Casta, Savona si adegua alle richieste

(...) la richiesta di referendum, ed anche lì come successo in corso Torino, sono stati respinti per mancanza dei moduli: esauriti, da giorni. E mai rispediti dal Comitato promotore. Lo stesso comitato ha pubblicato sul proprio sito, unionepopolare.eu, un avviso molto chiaro: «Viste le innumerevoli richieste di moduli raccolta firme, provenienti dai Comuni e dai liberi cittadini che volontariamente si organizzano per la raccolta, e vista l'impossibilità di poter soddisfare in tempo utile tutte le richieste, si autorizza alla possibilità di scaricare e stampare, secondo le modalità riportate, i moduli raccolta firme». Il modo di avere immediatamente a disposizione i fogli firme esiste. Senza dover attendere che sia il comitato promotore ad inviarli.
A Savona si sono mossi subito e ieri il dirigente del settore Servizi demografici e provveditoriali Maura Piccardo faceva sapere che il Comune «aveva provveduto a scaricare i modelli per il referendum relativo l'abrogazione parziale della legge per le indennità parlamentari. I modelli debitamente vidimati dal vicesegretario generale, saranno messi a disposizione per la raccolta delle firme presso l'apposito sportello del servizio elettorale». Una decisione presa dopo aver sentito il Segretario generale e la Prefettura nonché alcuni Comuni che si sono trovati in una situazione analoga.
Scelta inversa, invece, quella presa dal Comune di Genova che a stampare i moduli e a vidimarli per proseguire con la raccolta firme non ci pensa proprio. Come spiega la Segretaria generale del Comune che per motivare il proprio atteggiamento di rifiuto di scaricare i moduli on-line si rifà all'articolo 27 della legge 352 del 25 maggio 1970 che recita: «Successivamente alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'annuncio del referendum i fogli per le firme devono essere presentati a cura dei promotori, o di qualsiasi elettore, alle segreterie comunali o alle cancellerie degli uffici giudiziari». Il Giornale i moduli li ha stampati e portati in Comune ma la risposta che ci è stata fornita non è quella conforme alla legge: «Non possiamo accettarli perché dovrebbe farsi fare la delega del Comitato promotore». Bugia, come spiega l'articolo di legge che ci è stato sottoposto proprio dalla Segreteria generale. Visto che non ci pensa il Comune chi vuole può stamparsi i moduli e portarli alla segreteria comunale per l'autenticazione.
Intanto, sempre secondo i dati forniti da palazzo Tursi, a Genova sono state raccolte 1.750 firme con i primi 50 moduli, ai quali si aggiungono altre 750 firme raccolte nella sola giornata di ieri con alcuni moduli consegnati da un secondo comitato elettorale.
Ad Imperia, ad invitare i cittadini a firmare è la federazione provinciale de «La Destra»: «Il risparmio per le casse dello Stato sarebbe in media di 48mila euro a parlamentare per ogni anno di servizio». Nella città di Imperia è possibile firmare entro il 26 luglio all'ufficio elettorale del Comune dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e lunedì e giovedì anche dalle 15 alle 16.30.

A Sanremo in piazza Eroi sanremesi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e il lunedì ed il mercoledì dalle 15 alle 16.30. Per poter passare il referendum ha bisogno di 500.000 firme sull'intero territorio nazionale.

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