Cronache

Arenzano affonda in porto ma si fa la villa sul mare

Porto di Arenzano, villa Figoli e depuratore. Sono le tre questioni che hanno monopolizzato il consiglio comunale di Arenzano martedì sera. Argomenti spinosi intorno ai quali si gioca la credibilità del sindaco Maria Luisa Biorci eletta (con l'appoggio anche di Sel) nel segno della discontinuità con la stagione del centrosinistra di Luigi Gambino. E la trappola più insidiosa si chiama Porto di Arenzano, di proprietà del Comune per il 51 per cento e da tempo al centro di critiche di mala gestione coi suoi circa 10 milioni di indebitamento con le banche. Una situazione critica che in passato è stata offuscata da «artifici contabili applicati in maniera garibaldina», ha accusato il consigliere del Carroccio Paolo Cenedesi che ha anche letto il verbale dell'assemblea del Porto che ha approvato il bilancio del 2010 «compiacendosi per i risultati economici e gestionali raggiunti». Imbarazzo nella maggioranza. Intanto Cenedesi ha chiesto (insieme a Giacomo Robello del Pdl) «l'azzeramento del Consiglio di amministrazione e del collegio sindacale». «Comunque a fine anno scadranno tutti», si è limitata a dire l'assessore Daniela Tedeschi che da tempo si è mobilitata per verificare la correttezza del Cda. Buone notizie, invece, per l'acquisto di villa Figoli. L'edificio settecentesco con parco a pochi metri dal mare, era stato venduto al comune di Alessandria nel 1955 e ora potrebbe essere riacquistato per circa 7 milioni. La giunta propone di farci una nuova area spettacoli e una scuola di alta formazione gestita dall'Accademia della Martina Mercantile. Anche se Luigi Cola (Pd) pensa di trasferirci l'attuale scuola media. Comunque sia, per Maria Luisa Biorci «Villa Figoli è un sogno che si sta realizzando». Resta solo un miraggio, invece, il nuovo depuratore della Lupara, sul quale il consigliere di minoranza Giuseppe Chirone ha presentato una interrogazione.

Iniziato nel 2003, l'impianto progettato con i comuni di Cogoleto e Genova, «entrerà in funzione non prima del 2016».

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