Aresti, il portiere con il vizio del gol lancia il Savona

Aresti, il portiere con il vizio del gol lancia il Savona

(...) per l’inserimento di Aresti che la difende e calcia con precisione spiazzando il portiere avversario. Un gol dal sapore particolare per questo ragazzo che esulta guardando verso la tribuna indicando con la mano sinistra che si tratta del secondo. Sì, perché per Aresti, non è stato come fu per Claudio Garella, Michelangelo Rampulla o Luigi Turci - portieri che nella loro carriera riuscirono ad indovinare la conclusione giusta per finire nella lista dei marcatori -, per lui si tratta del bis dopo il gol realizzato. A gennaio, grazie a una folata di vento, aveva siglato un gol importante contro la Giacomense, permettendo ai biancoblù di portare a casa tre punti preziosi. Domenica si è ripetuto: «Su calcio di punizione io e Demartis ci siamo guardati - spiega Aresti - e strizzando l’occhio abbiamo messo in pratica uno schema tutto nostro. Lui ha fatto un cross perfetto, la palla mi è arrivata sul piede giusto e mi ha permesso di trafiggere il portiere senza lasciargli scampo. Sarebbe stato più bello vincere questa partita casalinga ma è stato ugualmente importante acciuffare il pareggio ed evitare la sconfitta».
Simone Aresti è nato il 15 marzo 1986 a Carbonia e il suo esordio in serie A risale alla stagione 2006/07 con la maglia del Cagliari. Successivamente è passato alla Pistoiese, è tornato a Cagliari, è andato nell’Alghero prima di arrivare in Liguria. Ora, assieme ai compagni di squadra, potrà continuare a difendere la porta degli striscioni e tentare nuove proiezioni offensive grazie all’altra vittoria raccolta dal Savona, quella per la sopravvivenza. Infatti, quello di Aresti poteva passare alla storia come l’ultimo gol segnato dal Savona Football Club. Invece, ieri alla terza asta - dopo le prime due delle settimane scorse andate deserte - la società ligure che milita nel campionato di Lega Pro, è passata nelle mani dell’imprenditore savonese Aldo Dellepiane che ha presentato una busta che conteneva 5 mila euro quale somma di garanzia e un euro come offerta per rilevare la società al curatore fallimentare Alberto Marchese. Soddisfatti i supporter biancoblù ma soprattutto l’allenatore Ninni Corda: «Eravamo fiduciosi - ha detto - che questa trattativa sarebbe andata in porto.

La squadra si era ridotta lo stipendio del 30% e i tifosi hanno dimostrato grande responsabilità. Ora possiamo chiudere il campionato con maggiore serenità ».
Così Aresti può mantenere la promessa fatta ai tifosi: «Il prossimo lo faccio di testa».

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