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La battaglia sull’Imu riunisce i poli opposti

La battaglia sull’Imu riunisce i poli opposti

I poli opposti si attraggono. Niente di più vero, soprattutto quando si parla di Imu. La tassa sulla prima casa reintrodotta dal governo di Mario Monti riesce a mettere d’accordo due dei candidati sindaco per Genova: Roberto Delogu e Susy De Martini. La cosa strana è che uno è candidato del Partito Comunista- Sinistra Popolare mentre la seconda è della Destra di Storace. Due candidati agli estremi dello schieramento politico costituzionale. «Se sarò sindaco ricorrerò alla Corte Costituzionale contro l’applicazione dell’Imu, una tassa iniqua e anticostituzionale che ci riporta indietro di 150 anni, al tempo dei ghibellari di Stato - afferma il candidato sindaco Roberto Delogu -. L’introduzione dell’Imu, da parte di un governo reazionario sostenuto sia dal centrodestra, sia dal centrosinistra, costringe i comuni al ruolo di strozzini per conto dello Stato e taglieggia i cittadini senza tenere conto del reddito di ognuno. E come al solito, le fasce deboli saranno le più tartassate». De Martini, invece, attacca Marco Doria, candidato sindaco del centrosinistra che ha già annunciato di voler aumentare la tassa per sanare il bilancio comunale: «Facile per chi tutela chi è esente, sostenere che l’Imu è un’imposta giusta.

Credo che invece sia arrivato il momento di far pagare i sacrifici a tutti, anche a chi oggi gode di esenzioni che non hanno più senso - attacca -. Ci sono ricchi come Doria, ma anche istituti abncari , Fondazioni e società, che non pagano la tassa sulla casa perché risiedono in palazzi storici».

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