Una storia che mette i brividi: c'è, subito all'inizio, un morto annegato. «O si tratta di omicidio?». L'interrogativo è destinato a sciogliersi solo all'ultima pagina del romanzo «L'intreccio», di Gian Luigi Mattavelli, 288 pagine di micidiale adrenalina, in cui si sviluppa la storia di tre amiche «molto belle, unite da molti segreti, e decise a concedersi una vacanza a Firenze».
In verità, non è una vacanza, ma la ricerca di una di loro che nella città del Giglio è andata prima di loro. Quindi le due ragazze si imbattono in personaggi pittoreschi, una borsa piena di soldi e tanti morti ammazzati... Il resto è doverosamente lasciato al lettore che - promette Mattavelli - «resterà a bocca aperta».
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