La Sampdoria torna a pensare ad uno stadio di proprietà? Poco male perché «noi abbiamo una gara per dieci anni sulla gestione di Marassi, e ho paura che i tempi tecnici italiani non consentano lavori veloci...». Lo dice Beppe Costa, presidente di Costa Edutainment, la società che ha reso grande l'Acquario e che ora insieme ad una cordata di privati gestirà direttamente lo stadio Ferraris al posto del Comune. Negli ultimi giorni il vicepresidente vicario della Sampdoria, Edoardo Garrone, è tornato a ribadire la necessità di un nuovo impianto in città. Dopo la bocciatura del progetto all'aeroporto, si pensa alle zone del porto e della Fiera. «Banalmente parlando, sarebbe per noi un cliente in meno dice Beppe Costa a Radio Babboleo News ma da imprenditore lodo sempre i nuovi progetti. E comunque sono cose che non dipendono dal sottoscritto. Se la Sampdoria riuscirà ad ottenere tutti i permessi per il nuovo stadio, farà bene a farlo. Preoccupato per la concorrenza? Noi abbiamo un accordo su dieci anni, conoscete i tempi tecnici italiani...». In realtà Edoardo Garrone, in un intervento alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di tempistiche più rigide: «Uno stadio nuovo in due anni, con una spesa di 80 milioni. Quando iniziammo a pensare il progetto, ce ne volevano 200». C'è poi lo stadio di Marassi, con tutti i suoi limiti. Senza dimenticare i fatti di Genoa-Siena. Beppe Costa (peraltro cuore rossoblù) non ci gira attorno: «Un'immagine che ha fatto malissimo al calcio genovese. Centinaia di steward in balia di una minoranza. Ma io ero allo stadio, quel giorno, e non è mai stata in pericolo la sicurezza degli spettatori». Il futuro del Ferraris? «Far vivere l'impianto non solo per 40 o 50 partite all'anno. Ma anche attraverso eventi e concerti. Magari non tornerà il rugby, che rovina il campo. E certo, sul manto erboso si dovrà lavorare parecchio».
Tornando alla Samp, comunque, il nuovo spirito propositivo della proprietà (si pensa anche ad un nuovo centro sportivo al posto di Bogliasco, abozzando anche un timido sogno Champions, modello Udinese...) va inserito nel rinnovato entusiasmo della piazza, dopo il ritorno in A. Domenica i blucerchiati cercheranno, Pescara, di confermare il momento magico.
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