Berneschi:«Macché esuberi, assunzioni»

Berneschi:«Macché esuberi, assunzioni»

Ecco le considerazioni più significative del presidente Banca Carige Giovanni Berneschi, dopo l’annuncio dell’operazione.
FEDERALISMO. «Ci sdoppiamo perché abbiamo missioni diverse. In Liguria abbiamo una quota di mercato superiore al 20% e una clientela mediamente anziana. Fuori siamo destinati a crescere: occorre un approccio aggressivo nei territori dove esiste una forte espansione».
ESUBERI. «Non diciamo sciocchezze. Siamo in 6.500 e probabilmente potremmo ancora aumentare l’organico. In Carige Italia opereranno forze giovani e molto motivate».
FUTURO. «Abbiamo centrato parecchi obiettivi e penso altri ne colpiremo con successo. In Italia operano circa mille banche e viviamo una crisi potente che durerà ancora parecchio. Può succedere di tutto».
STRUTTURA. «Avremo una struttura molto snella, veloce, ci sarà una direzione crediti e varie direzioni filiali. Tutto il resto dell’organizzazione resterà ancora al centro».
SINDACO. «Marco Doria deve pensare anche alle grandi opere pubbliche, gli consiglio di farle, non di non farle. Gli auguro buon lavoro, so che deve lavorare molto. Forse ora è più facile il mestiere di banchiere che di sindaco».
OPERE. «Le opere pubbliche sono una priorità per uscire dalla crisi, se non si parte con il lavoro saranno problemi. Non capisco perché non si facciano, certo se per un progetto impieghi dieci anni, i privati scappano».
SOCI. «Escludo inserimenti di nuovi soci nel capitale. Debbo dire però che tutti i giorni c’è qualcuno che bussa alle nostre porte per investire».
MILIONI. «Si va sempre verso un maggior utilizzo dei canali remoti ed è per questo che investiamo 110 milioni in innovazione.

Carige Italia è ancora una banca acerba, offre grandi opportunità di crescita».
VALORI. «Proprio con questa iniziativa e riorganizzazione puntiamo a far emergere valore e quindi ci saranno garanzie sul personale sempre più consolidate».

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