Blitz per sistemare i conti della sanità

Un pacchetto di emendamenti a sorpresa preparato dalla giunta e portato direttamente in consiglio regionale. Pippo Rossetti, assessore con delega alle risorse finanziarie, ha fatto un vero e proprio blitz ieri mattina su quella che era la manovra presentata in commissione quando ieri, con la scusa dell'alluvione nello spezzino, oltre a stanziare 200mila euro per interventi urgenti nei Comuni interessati dagli eventi della scorsa notte, ha presentato un altro emendamento da 53 milioni addirittura economicamente più sostanzioso della manovra stessa, partita da un valore di 11 milioni. Una mossa corretta dal punto di vista formale, molto meno da quello politico e considerata scorretta dai consiglieri regionali Luigi Morgillo e Marco Melgrati (Pdl) e Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti). «La maggioranza voleva far passare una vera e propria manovra finanziaria che aveva come unica finalità il ripianamento dei conti della Sanità- attaccano Morgillo e Melgrati -. Non si può far passare per emendamento quella che in realtà è una vera e propria finanziaria da 53 milioni». Un passo forzato quello della giunta come riconosciuto in aula anche da Alessio Cavarra (Pd), presidente della commissione bilancio: «È vero, si poteva approfondire meglio in commissione l'emendamento ma l'aspetto positivo è che il documento contribuisce a evitare nuove tasse».
Soldi che serviranno alla Regione per coprire il deficit accumulato nel comparto sanitario con la rinuncia, per quest'anno, all'aumento Irpef. Nell'emendamento presentato da Rossetti ai 53 milioni si arriva recuperandone 9 dal “tesoretto” della prima cartolarizzazione, 5,5 milioni da fondi rimasti a bilancio perché non erogati alle aziende, 27 di risorse provenienti dalla valorizzazione degli immobili dell'ultima cartolarizzazione, 6,3 milioni del fondo sanitario e 14 recuperati con tagli su altre voci di bilancio. Ma anche su come i fondi sono stati recuperati, in aula sono state sollevate critiche. In particolare sul valore assegnato a bilancio ai beni delle Asl: «Si tratta di 27 milioni provenienti dall'alienazione di beni immobili delle Asl - spiega Morgillo -: rivalutazioni sulla carta, risorse fittizie e non entrate reali in casse. Non solo, ma sono stati recuperati fondi provenienti dalla vendita degli immobili Asl risalente al 2007, parliamo di quasi 9 milioni. Un atteggiamento deplorevole se si pensa che, per tutto l'anno, si sono cercate risorse da stanziare per il fondo per la non autosufficienza». Alla fine il bilancio è stato approvato con i voti favorevoli del centrosinistra mentre Pdl, Lega e Lista Biasotti hanno votato contro e dopo toni che si sono accesi quando in aula la maggioranza non riusciva a garantire il numero legale. «Abbiamo approvato un assestamento all'insegna del rigore e dello sforzo per sostenere la sanità, il welfare e il trasporto pubblico locale - commenta l'assessore Rossetti -. Speravamo che il governo dei tecnici facesse uno sforzo nel riconoscere premi alle regioni virtuose.

La Liguria ha ridotto più del 30 per cento le sue spese, mi chiedo cosa sarebbe successo se lo avessero fatto i Ministeri».
Intanto, ieri il consiglio regionale ha votato all'unanimità un documento in difesa degli uffici postali nei piccoli Comuni dell'entroterra a rischio chiusura, soprattutto nel Tigullio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica