(...) organizzata spontaneamente in risposta alla tragedia pugliese. Ma lo hanno fatto mostrando bandiere rosse e simboli dei partiti che rappresentano. Molti di loro indossavano al bavero le spillette inneggianti allelezione dello stesso Doria. Una scelta che se da un lato non va probabilmente a violare la legge sul silenzio elettorale, certo contrasta con le più elementari regole del buon gusto.
In questo clima poco edificante i genovesi torneranno oggi alle urne per scegliere tra il «marchese rosso» Marco Doria e i senatore Enrico Musso il sindaco che amministrerà la città per i prossimi cinque anni. Il divario tra i due al primo turno sembrerebbe lasciare pochi dubbi sulla vittoria finale. I 33 punti percentuali che li separano sarebbero difficilmente colmabili anche in considerazione del mancato appoggio che gli altri partiti battuti al primo turno hanno espresso formalmente al candidato del Terzo Polo. Ma gli elettori che hanno dimostrato di essere molto più avanti degli stessi dirigenti di partito e di voler ragionare con la loro testa potrebbero anche riservare qualche sorpresa. Soprattutto se si considera la possibilità che lastensione e lo scarso interesse per la politica colpisca anche lo schieramento di centrosinistra.
Urne aperte oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15, quando inizierà immediatamente lo spoglio delle schede.
Campagna elettorale e bandiere rosse nella piazza del dolore
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