(...) Se la sinistra decente nei giorni scorsi lo aveva difeso insieme agli altri scienziati, ieri la sinistra trinariciuta genovese lo ha «condannato» un'altra volta e ha detto «no» alla solidarietà al professore Claudio Eva, ex membro dell'assemblea, condannato a sei anni di reclusione dal giudice dell'Aquila. Il consiglio comunale ha votato contro l'ordine del giorno presentato dal capogruppo Pdl Lilli Lauro, in cui si chiedeva di esprimere «al Professor Eva la più totale solidarietà e stima vista la clamorosa sentenza di condanna di un illustre scienziato, relativamente alla sua supposta responsabilità per non aver sufficientemente previsto l'entità del sisma che ha colpito l'Abruzzo». «Tenuto conto che dagli atti della commissione grandi rischi risultava evidente un'analisi del professor Eva preoccupante dei fenomeni sismici rilevati nelle zone colpite dalla tragedia - ha aggiunto la battagliera Lauro - e preso atto dello sbigottimento che a livello internazionale ha suscitato tale sentenza esponendo al ridicolo il nostro paese e un intero sistema da caccia alle streghe incompatibile nel Terzo Millenio, abbiamo ritenuto doveroso presentare l'ordine del giorno a sostegno dello scienziato genovese. Tuttavia, ancora una volta, la sinistra ha militarmente votato contro il nostro documento, come se Genova fosse rimasta nel medioevo feudale».
I «no» sono stati 22, tutti quelli del centrosinistra, incluso il presidente del consiglio Giorgio Guerello. I «sì» sono stati 10, tutti quelli del centrodestra. I consiglieri del movimento 5 Stelle si sono astenuti e il sindaco Marco Doria, presente in aula, non ha votato. «L'ordine del giorno era rivolto al consiglio comunale e non al sindaco - ha spiegato Doria - il testo non era condivisibile e convincente, con un ordine del giorno le istituzioni non possono criticare una sentenza di un'altra istituzione. In ogni caso, stimo il professor Eva perché è uno scienziato di livello internazionale. Auspico un incontro con lui, anche perché mi piacerebbe confrontarmi sul tema della prevenzione ovvero su come gli studiosi possono collaborare con le amministrazioni pubbliche al servizio dei cittadini». «È tipico di Doria non prendere posizione - ha contrattaccato Lauro - perché a delle sentenze a dir poco anomale, i cittadini devono rispondere e fare sentire la loro voce. I magistrati possono sbagliare, come sbagliamo tutti noi. La pubblica opinione, insieme alle istituzioni politiche o amministrative, hanno il dovere di esprimersi su eventuali esagerazioni o sbagli delle toghe».
«Eva è stato mio professore di Sismologìa - ha raccontato il capogruppo M5S Paolo Putti - è una persona seria e preparata. Tuttavia, abbiamo deciso di astenerci perché non avevamo le specifiche e comprovate circostanze per dare un giudizio sulla vicenda».
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