Arrivano i saldi, anticipati anche nelle polemiche. Perché tra due giorni sarà possibile andare a caccia di occasioni, ma dalla Liguria arriva una dura presa di posizione contro chi ha cercato di fare il furbo, anticipando la stagione dei ribassi. Il riferimento peraltro non è alla scorrettezza di singoli esercenti, ma alla scelta istituzionale di alcune regioni. Ed è la stessa Confesercenti che parte all'attacco della «telenovela dei saldi», che quest'anno riparte, per la campagna invernale, contemporaneamente il 5 gennaio in tutta Italia.
È senza dubbio tempo di azzardare le prime previsioni su come andranno le vendite e di impostare un bilancio su quello che è stato lo shopping natalizio. Ma senza dimenticare quella che è stata la mossa più contestata dai negozianti: la scelta fatta quest'anno da molte regioni di autorizzare le vendite promozionali anche nei quaranta giorni precedenti l'inizio dei saldi.
Una decisione che ufficialmente non è stata presa in Liguria, che tuttavia rischia di essere ancora più penalizzata dalla concorrenza delle località appena oltre confine. Sia nella vicina Toscana, sia nel Basso Piemonte infatti i «trucchi» per anticipare i saldi hanno attirato molti clienti liguri.
E la stessa Confesercenti non si tira indietro quando c'è da fare un'accusa ben precisa, puntando l'indice in particolare contro gli outlet. «Un favore reso soprattutto alla grande distribuzione che, giocando su un volume d'affari superiore a quello dei piccoli, può permettersi una marginalità minore sui guadagni e quindi un'aggressiva politica di abbattimento dei prezzi - commenta Enrico Malvasi, presidente provinciale di Fismo, il settore moda di Confesercenti -. Le promozioni prima dei saldi e la liberalizzazione indiscriminata degli orari di apertura, lungi dallo stimolare i consumi, servono solo ad ampliare il divario tra i dettaglianti e la grande distribuzione. Tenere aperto più a lungo e vendere sotto costo, in un contesto di crisi che vede in continua erosione il potere di acquisto degli italiani, non aumenta il valore assoluto degli incassi, ma semplicemente ne sposta una fetta ancora maggiore a favore dei centri commerciali».
Nonostante queste premesse, i commercianti arrivano comunque ai nastri di partenza dei saldi invernali 2013 con moderato ottimismo: «Dopo una stagione negativa nell'ordine di circa il 20% rispetto allo scorso anno, contiamo che i saldi possano contribuire ad invertire almeno in parte la rotta - è l'auspicio di Malvasi -. D'altra parte, proprio per aver venduto meno nei mesi autunnali, gli assortimenti dei negozi sono ancora molto vasti, e gli stessi consumatori sembrano avere atteso l'inizio dei saldi per i loro acquisti, tagliando magari voci di spesa più onerose come la vacanza di Capodanno o la settimana bianca».
Un'occasione in più per chi ha atteso con pazienza la stagione dei ribassi. Cercando con attenzione e con la consueta cautela, sarà infatti possibile trovare ancora una buona disponibilità di merce alla moda ma a prezzi convenienti. La caccia all'affare è aperta. Da sabato.
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