«Col no alla Gronda, Doria strozza la città»L'attacco del senatore Pdl Gigi Grillo

La notizia, pubblicata dal «Secolo XIX di ieri, secondo la quale - durante un suo sopralluogo in Val Varenna - il sindaco Marco Doria ha bocciato il tracciato della Gronda, lascia basito il senatore Gigi Grillo del Pdl, presidente della commissione Infrastrutture di Palazzo Madama: «Da più di dieci anni, il nodo di Genova è stato inserito nell'elenco delle opere strategiche, con una delibera CIPE del 21 dicembre 2001. Era chiaro fin dall'inizio che la Gronda di Ponente si sarebbe fatta senza ricorrere a finanziamenti pubblici, ma attraverso l'autofinanziamento della società concessionaria che gestisce l'attuale tratta autostradale». E qui arriva il punto, su cui Grillo ha suscitato l'ilarità dei seicento partecipanti al dibattito al Meeting di Rimini in cui, insieme al vice-Passera Mario Ciaccia ha proposto di levare l'Iva per chi realizza nuove infrastrutture: «Non c'è un'altra città italiana che ha da parte i soldi per realizzare un'opera fondamentale, senza toccare un centesimo delle casse comunali, che rifiuta di realizzarla. Roma, Milano, Torino, Napoli e tutte le maggiori città hanno cambiato i rispettivi tracciati autostradali. Perchè Genova non lo vuole fare e cambia in corsa le decisioni prese durante il tanto decantato dibattito pubblico della Vincenzi?» tuona il presidente della commissione Infrastrutture.
«Oggi, il sindaco Doria - conclude Grillo - ignorando evidentemente tutto ciò sembra orientato a rimettere tutto in discussione.

Ma si rende conto che Genova ha un tracciato che passa in mezzo alle case inquinando terribilmente i quartieri di Cornigliano, Pegli e Voltri? E ha presente che la città non può più accogliere alcun insediamento produttivo proprio perchè priva di una viabilità all'altezza? Lo sa Doria che così si perdono residenti e posti di lavoro?» Belle domande.

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