Una furia meditata, studiata a tavolino. Tanto pianificare un viaggio per venire a Genova a uccidere l'ex moglie incinta e il figlioletto di quattro anni, insieme con l'uomo che aveva preso il suo posto. Una furia talmente violenta da non placarsi nemmeno davanti al sangue della donna che era stata sua, la mamma di suo figlio. «Volevo uccidere tutti quanti, non potevo sopportarla di vederla con un altro uomo». Così ha detto ai carabinieri Salah Hamama, l'operaio marocchino di 41 anni residente a Borgosesia, che domenica ha accoltellato la ex moglie al quinto mese di gravidanza, il figlio di quattro anni e il nuovo compagno padre del nascituro. L'aggressione era avvenuta in pieno giorno, domenica pomeriggio a Bavari: L'aggressore aveva sorpreso l'ex moglie seduta al fresco su una panchina davanti alla chiesa, con il figlioletto che giocava poco distante. Prima l'aveva insultata e poi aveva sfoderato un lungo coltello che ha affondato nel ventre della donna, senza pietà nemmeno per la nuova vita che portava. La donna si è accasciata a terra e il figlioletto le è arrivato addosso per proteggerla. In quello stesso istante l'aggressore vibra la coltellata che colpisce, di striscio, il bambino. Solo grazie all'intervento del prete, che udendo le grida era uscito sul sagrato e aveva fermato l'uomo la strage non è avvenuta. Ieri il marocchino ha confessato di essere venuto a Genova apposta per uccidere. «Non ce la facevo più», si è sfogato. L'uomo già in passato aveva minacciato la donna ed era stato denunciato per stalking. Ha confermato di «aver bevuto molti alcolici». A far scattare l'idea di vendicarsi la gelosia. «Non potevo sopportare che lei si fosse messa con un altro. Così sono venuto a Genova per fare una strage. Volevo uccidere lei, mio figlio e il suo nuovo compagno». Salah Hamama, non ha voluto chiedere scusa. Davanti ai carabinieri ha ammesso il fatto ma ha detto di «aver fatto la cosa giusta». «Lei non poteva permettersi di lasciarmi e andare con quello». I carabinieri del nucleo radiomobile che dopo averlo disarmato lo hanno anche sottratto al linciaggio della gente del quartiere, hanno sequestrato un grosso coltello da cucina che lo stesso Hamama aveva comprato nei vicoli. Oggi lo straniero, accusato di tentato omicidio e lesioni aggravate, sarà sottoposto ad interrogatorio di convalida da parte del gip.
La donna si trova sempre ricoverata nel reparto di rianimazione in coma farmacologico ma i medici sono ottimisti e nelle prossime ore sarà svegliata. Nessun problema per il piccolo che porta in grembo. Già dimesso il figlioletto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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