Al Crepuscolo degli Dei di Palazzo Spinola manca davvero poco. Ci saranno ancora le sedute consiliari dell'11 e del 18 aprile (quando il presidente Repetto annuncerà formalmente le sue dimissioni). Poi la politica in provincia sarà kaputt. Nelle ultime sedute l'addio sarà dato con quegli ordini del giorno, ritenuti utilissimi per la collettività che vive all'ombra della Lanterna. Il primo riguarda il solito giochino dei partiti ovvero il passaggio del consigliere verde Spanò al gruppo della Federazione della sinistra e, udite udite, la relativa variazione dei componenti delle commissioni consiliari permanenti, che non esisteranno più. Il secondo riguarda il genovesissimo argomento della drammatica situazione della popolazione della Striscia di Gaza firmata dai 14 consiglieri del Pd. Anche se la guerra in Libia è finita da un pezzo, il terzo riguarda il riconoscimento del permesso di soggiorno per motivi umanitari per i richiedenti asilo provenienti dalla Libia, con la mozione di Fds e Sel.
Intanto ieri i capigruppo di maggioranza hanno chiesto e ottenuto la sospensione del consiglio per avere chiarimenti sulla data delle dimissioni del presidente Repetto. Prima annunciate. Poi ritirate. Poi annunciate. Poi ritirate. Ieri annunciate in sordina: «Quella del 18 aprile è una probabile data per le mie dimissioni. Le darò davanti al consiglio».
Durante un'assemblea durata meno di tre ore, ieri il consiglio provinciale ha trovato il tempo per approvare la modifica al piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali dell'ente. Il documento è passato con 22 voti favorevoli e l'astensione dei consiglieri Pdl Maggi e Farina.
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