Costa, dal rischio naufragio all’orgoglio della bandiera

Costa, dal rischio naufragio all’orgoglio della bandiera

(...) e che è arrivato impetuosamente ieri mattina nella sala del consiglio di piazzale Mazzini con tre ore di interventi serratissimi. Tutti hanno lasciato una testimonianza di vicinanza all'azienda: dal commissario della Provincia Piero Fossati all'ex presidente Alessandro Repetto; dal neoassessore comunale allo Sviluppo economico Francesco Oddone, ai parlamentari Mario Tullo e Luigi Grillo, presidente della commissione Trasporti del Senato che ha consegnato all'amministratore delegato Pier Luigi Foschi gli atti dell'indagine parlamentare sul caso Concordia: atti da cui emerge «la correttezza del comportamento del personale». Nessun rappresentante della Giunta regionale, che ha inviato il consigliere Nicolò Scialfa. Ma la commozione ha contraddistinto la maggior parte dei momenti della giornata. Commossa la rappresentante sindacale Maria Vittoria Alloisio, nel rievocare le settimane successive la tragedia del Giglio: «Temevamo per i nostri posti di lavoro, la dirigenza ha invece tenuto fede a ogni impegno». Commosso anche Foschi: «Dopo il 13 gennaio abbiamo agito in silenzio. Abbiamo assistito gli ospiti e subito provveduto alle operazioni di salvaguardia ambientale e di rimozione del relitto senza mai chiederci quanto sarebbe costato».

Sul banco degli imputati del disastro del Giglio c'è l'atteggiamento catastrofista di alcuni media: la categoria era rappresentata dal vicedirettore del Secolo XIX Luigi Leone e dal caporedattore del Giornale Massimiliano Lussana. Entrambi d'accordo su un punto fondamentale: la responsabilità, nel giornalismo, è individuale. Ognuno risponde di ciò che scrive, e in quei giorni hanno agito «bravi giornalisti e veri cialtroni».

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