il derby dei lettori

2ARRIVEDERCI MILITO
Tu sei nei nostri cuori

Portaci sempre nel tuo
Trovarsi e perdersi. Ritrovarsi e dirsi addio. Come in quella fiaba quotidiana che è la vita, che è lo sport.
Non perdo niente, nel vederti andare via. La gioia non ha data di scadenza, l'emozione non muore. Non perdo niente, nel saperti altrove, perché di Te mi resta ogni cosa, ogni cosa che ho ascoltato nel cuore di 30 mila fratelli. Non camminerò mai da solo, perché so di muovermi verso una luce forte, e presto potrò vederla, e vedere che mi accompagni, da lontano.
Sta nell'eco degli occhi, il racconto di un anno così: continua e continua a suonare, tra i gradini del ricordo, dove tutto è scolpito nel granito di un luogo lontano.
Sapremo sempre che in fondo solo a casa tua potrai stare meglio che qui. Tu saprai che avrai sempre una città che ti ama. Una città dimenticata. Una città che non dimentica.
Eravamo una bella squadra, ora saremo un bello squadrone. Eravamo alla fame nera, ora abbiamo appetiti d'alto bordo. Eravamo sfiduciati, logorroici, mugugnoni. Ora abbiamo imparato a credere in ciò che ci circonda, in ciò che facciamo. Ci hai trovati quasi implumi, ci lasci fieri e forti. Rimani lì, impalpabile: come un amore giovanile, una prima cotta corrisposta. Come il profumo dei cornetti appena sfornati. Come il sogno di un tramonto, all'alba di un sogno nuovo. Ma rimani, in fondo. Sarà dolce girarsi indietro, e ripensarti. E palpitare ancora. Sarà bello pensarti, e sentire che sei in noi, indelebile, assoluto. Sarà tiepido il cuore, nel pensare che valga anche per te. Siamo quel che siamo diventati, un po' più Principi dentro, un po' più malinconici e vivi. «L'essenziale è invisibile agli occhi: non si vede bene che con il cuore». Non è perché ci lasciamo, che tutto è perduto. Non è perché ci allontaniamo, che tutto è stato vano. Tutto quel che hai fatto rimane, oltre ai goal e ai sorrisi. Nessuno potrà mai dimenticare. E nessuno può cancellare il mio sogno, solo perché al risveglio è svanito.
«Se puoi sognarlo, puoi farlo».
Penso che noi siamo rimasti in Te, ma certamente Tu rimani in noi. Grazie di esserci stato.
2L’ORA DELLA FESTA
L’importante è avere

fiducia in Preziosi
Estate... ora di fare festa...
Allora… se non sentiamo di avere qualcosa da festeggiare… magari non tutti ci ricordiamo che…
Estate 2007. Greco ed Adailton vengono chiaramente ritenuti non all'altezza della serie A «tranquilla» (che è evidentemente l'obiettivo stagionale fissato concordemente da Prez & Gasp). Si cerca una prima punta, da mettere in concorrenza con Figueroa, possibilmente spendendo poco. Uno dei due finirà per imporsi, portare i risultati e contribuire ad alzare l'asticella, oppure rivalutarsi facendo cassa e consentendo un ulteriore passo di crescita. Viene ceduto anche Gasparetto, una volta arrivato Borriello (per un paio di milioni per la comproprietà) e con Lucho apparentemente sulla buona strada. Risultato: noni in classifica, dopo essere stati in zona retrocessione, se non ricordo male, solo nel primo mese e mezzo. La squadra ha rallentato, sul filo di lana, per non sopravanzare la società. Obiettivo fissato: raggiunto. Festa!
Estate 2008. Leon non viene ritenuto all'altezza della serie A «colonna di sinistra» (che è evidentemente l'obiettivo stagionale fissato concordemente da Prez & Gasp). Nel frattempo il Milan, carente di una prima punta grossa e giovane, e con un limite di spesa «morale» già intaccato per Ronaldinho, decide che rivuole il suo mezzo Borriello… Non vogliono/possono spendere molto. Infatti Marco torna a Milano per 9 milioni (mi pare) per la metà. Ricavo dell'operazione: circa 7 milioni di euro. Lo stipendio? Direi che con 19 gol segnati se lo è pagato in campo. A questo punto l'attacco del Genoa, nel frattempo completamente ricostruito negli esterni, dispone di Olivera, Di Vaio e Figueroa. Si perde un pochino di tempo, si fa per dire, per decidere che Lucho non può ricoprire quel tipo di ruolo, e che non si crede fino in fondo nemmeno in Di Vaio, né come centrale né tantomeno come esterno. Si cerca un'alternativa forte, e all'ultimo secondo di mercato arriva Diego Milito. Si profila un dualismo argentino, una volta chiaro che non giocheranno insieme, o un… trialismo comprendente anche Marco Di Vaio. Di Olivera ci sarebbe un discorso a parte che ora è fuori contesto. Arriva Milito, quindi (per circa dodici milioni, se non erro), Di Vaio viene lasciato partire negli ultimi giorni di mercato. Risultato: quinti in classifica, dopo essere stati nella colonna di destra, mi pare, solo nel primo mese. Obiettivo fissato: raggiunto. Nel frattempo si gioca anche la scommessa Motta. L'esito è sotto gli occhi di tutti. La squadra stava per sopravanzare la società anche quest'anno… non siamo quarti per qualche limite, e perché la Dea bendata ha guardato altrove, nei momenti chiave. Festaaa!
Estate 2009. L'Inter vuole un attaccante di livello mondiale per affiancare/sostituire Ibrahimovic. Fa la sua offerta. Preziosi, per rilanciare, potrebbe essere costretto a rinunciare ai riscatti (Criscito, Palladino, Jankovic) o dovrebbe mettere mano al portafogli almeno quanto l'anno prima. Sarebbe, questa si, una mezza rifondazione. Olivera (ipotizzo) non viene ritenuto all'altezza della serie A «dal 3° al 7° posto» (che è evidentemente l'obiettivo stagionale fissato faticosamente: da Prez & Gasp). Diego va a Milano… e chi pensa che vada per 12 milioni più mezzo Acquafresca, allora davvero non ha capito chi è Preziosi. Ricavo dell'operazione: diciamo che rispetto ai 12 pagati un anno fa, ne avanzeranno circa altrettanti. Una resa del 100% in un anno. Lo stipendio? Direi che con 24 gol segnati se lo è pagato in campo. Arriva il promettentissimo Floccari, e nei prossimi tre mesi vedremo cosa accadrà. Thiago? Una plus-valenza vera e forse decisiva. Così ci troveremo con un Genoa praticamente indipendente, perché quasi del tutto privo di legami (comproprietà incontrollate), con età media ancora abbassata, contratti pluriennali e competitività simile a quella dell'anno scorso.

E soprattutto non indebolito dalla necessità di allargare la rosa da 21 a 25 unità, visti gli impegni su più fronti… Risultato? Per me è già raggiunto ora, che non so chi sarà il centravanti (Floccari, o un altro «più pronto di Acquafresca»), né il centrocampista centrale.(...)

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