2TESSERA DEL TIFOSO
I capi popolo sappiano
dare il vero esempio
Il tifo violento e organizzato non vuole la tessera del tifoso. Se un comune cittadino decide di andare allo stadio a seguire la sua squadra del cuore la tessera del tifoso non la deve fare. (Mi corregga se sbaglio). Perché allora arrivare a dire che la tessera del tifoso è una schedatura dei tifosi organizzati. Se allo stadio ci si va solo per assistere alla partita che timori si deve avere? Solo i teppisti, i delinquenti la temono! I capi dei tifosi rossoblu non istighino i gruppi organizzati genoani alla ribellione, diano esempio di correttezza e di legalità: parlino da capo tifosi rossoblù.
2LO «SQUADRONE»
Perché festeggiare
la squadra «legionaria»?
Dunque lInter ha vinto la «Champions League». Era ora, dopo tanti anni. Si è scatenata uneuforia, in tutta lItalia quasi avessimo vinto una guerra. Si parla di «onore per la Patria, omaggio alla nostra bandiera, gloria dei nostri calciatori...». Andiamoci piano. La telenovela di questa Coppa, scritta con spirito realistico e, magari, con poco amor patrio si può presentare così: un giorno il sig. Moratti (che ha soldi a palate) si prefisse: voglio fare uno «squadrone» e, dato che i «bamboccioni» italiani, snobbano il gioco del calcio (che comporta sacrifici fisici) preferiscono la vita «molle» e comoda, me ne vado allestero e, a colpi di milioni di «euro» prelevo quanto vi è di meglio. E, così «fece lo squadrone». Che, di italiano, ha solo una maglia, una Sede a Milano ed un Presidente che paga. Una squadra tutta di «mercenari stranieri» diretta, pure, da un allenatore estero, tipo tosto ma valido. Italiani nel gruppo? Un Materazzi a mezzo servizio, un Santon, bravo ma che non ha studiato le lingue straniere, per cui, non «si intende» coi compagni. Dimenticavo un «vero» italiano, il Mario Ballotelli. Italiano non Doc ma Donc (origine nera controllata). Così Moratti non solo ha vinto, ma anche stravinto. Mandando allattacco una vera e propria «Legione Straniera». Così come facevano i «principotti» nel Medio Evo che inviano a predare nei paesi vicini, soldati di professione, assoldati e pagati per questo.
Elio Rosi
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