Il derby dei lettori

2IL NOSTALGICO
Il bel gioco

è ormai solo un ricordo
Anch’io sono stato un gasperiniano convinto fintantoché non ho incominciato a dubitare, l’anno scorso, su alcune formazioni proposte e su certi cambi che a mio parere mettevano in difficoltà il collettivo, ad esempio il voler mantenere un centrocampo senza interditori centrali e senza il necessario filtro, la sostituzione Moretti (infortunio) a Milano contro il Milan con Modesto (Esposito in panchina) con una difesa con Criscito e Biava che era già in difficoltà, il caso Scarpi/Amelia, Floccari ecc. e per ultimo domenica con lo spostamento di Rossi nella difesa a tre con la sostituzione di Ranocchia per Kharja mantenendo un centrocampo senza interditori. Ho sempre apprezzato gli allenatori che fanno giocare nei propri ruoli i giocatori che hanno a disposizione (come Bagnoli) per non metterli in difficoltà (come Rossi domenica) e condizionare il collettivo. Il bel gioco ormai è un bel ricordo (vedi le partite di Siena, Livorno ecc.).

2LA FIDUCIOSA
Diamo il tempo

di mettere le cose a posto
Caro Massimiliano, sono genoana da sempre, a vita, e fino ai tempi d'oro sia del Genoa e del calcio in generale mi recavo anche allo stadio e mi divertivo. Da bambina mi ci accompagnava mio papà, da adolescente ci andavo con amiche ed amici ed il divertimento era assicurato, da «grande» ho smesso di interessarmi in modo assiduo a questo mondo anche se il mio cuore ogni domenica o sabato batte sempre per il vecchio Grifone rossoblù.
Lussana si dice un gasperiniano convinto «ultrà» e direi che è proprio questo il punto da tenere in maggiore considerazione. Infatti, sembrerebbe che la causa della brutta figura rimediata domenica scorsa a Marassi pare essere imputata principalmente al nostro allenatore (anche se lo stesso Presidente Preziosi, leggendo le sue dichiarazioni nel dopo partita, si è dimostrato molto cauto nell'attaccarlo, ha soltanto parlato di scelte sbagliate). Gasperini credo sia stato il migliore allenatore del Genoa che io ricordi, l'ha scoperto Preziosi, che in quanto a genialità, a spirito imprenditoriale ne ha da vendere e non si smentisce mai. Il fatto di avere Gasperini come allenatore del Genoa è stata la fortuna del Genoa. Purtroppo ora arrivano le prime delusioni ed i primi esiti negativi che certamente non remano a favore dello stesso Gasperini. Il quale tuttavia ha sbagliato, ha fatto delle mosse tattiche non consone e, come sostiene Lussana, per questo motivo dovrebbe fare un «mea culpa» e battersi il petto fino alla prossima partita cercando non tanto di dimenticare la passata domenica, quanto cercare di migliorare sempre più facendo un sano esame di coscienza che non fa mai male a nessuno. Capello, che è arrivato dove è arrivato, nei dopo partita è sempre stato molto lucido, critico, obbiettivo al punto giusto, ha sempre saputo fare delle ottime analisi dello svolgimento delle sue partite cercando di capire dove ha fatto bene o agito male. Questo dovrebbe essere il punto di riferimento, il modello di allenatore da seguire e da ricercare. E finora Gasperini non credo si sia allontanato troppo da questi canoni. Per questo motivo non mi sento di criminalizzarlo o demonizzarlo, anche perché forse è troppo presto, siamo solo ad inizio campionato ma è anche vero che il buongiorno si vede dal mattino e dato che oramai Gasperini si può dire datato nel Genoa e che se vi sono lati negativi o risultati negativi semmai sarebbe meglio stopparli in tempo, fermarsi al primo ostacolo per correggersi prima che sia troppo tardi. Francamente devo dire la verità che seguire il trend moderno di questi ultimi tempi per cui dopo il primo errore, dopo la prima partita giocata male e persa si deve rimediare cambiando l'allenatore non mi sento di addentrarmi in questo percorso specialmente ad inizio campionato. Aspetterei ancora, ma al contrario vedrei una strigliata a Gasperini da parte di Preziosi, ed in questo senso il dibattito de «il Giornale», come tutti i dibattiti che si svolgono in queste preziose pagine, sia molto utile ai fini di sondare il terreno e di smuoverlo cercando anche di far assumere delle responsabilità a chi di dovere.
Per il momento in cima alla classifica si trova un'accozzaglia di squadre che prima o poi prenderanno il loro volo. Quindi, sarebbe meglio proprio ora cercare di definire il giusto percorso del Genoa ed in questo sarei d'accordo con le parole di Gasperini quando sostiene che al momento dobbiamo guardare in casa nostra e non altrove. Di conseguenza, partirei proprio da questa via: analizziamoci bene dal di dentro, pensiamo solo al Genoa, siamo ancora in tempo per crederci ancora, per credere di nuovo in un altro stupendo campionato per il bene della squadra, per il bene dei tifosi, per rispetto del denaro speso.
Roberta Bartolini
2LO SDEGNATO
Guai a mettersi

dalla parte degli «anti»
Egregio Dott. Lussana, solo stamani ho potuto leggere l'articolo su Gasperini scritto da Lei e pubblicato ieri su «il Giornale». Da vecchio lettore del quotidiano e da Suo sincero ammiratore, mi permetto di dirLe di non essere d'accordo sulla domanda che, dopo aver elencato i vari errori del tecnico, Lei si è posto alla fine (... o al principio, poco importa) del suo articolo: «È finito il ciclo di Gasperini?». Solo perché si è persa una partita? Solo perché alla seconda di campionato abbiamo solo 3 punti in classifica?
Non nego che anch'io sono rimasto un po' sorpreso dai cambi effettuati dal Mister nel corso della partita col Chievo ma, da vero estimatore di Gasperini, ho pensato «beh qualche sbaglio lo può fare anche lui, mica è... Mourinho». Mi meraviglio che Lei, che si dichiara «gasperiniano convinto» si aggiunga alla pletora degli «anti» a prescindere, solo perché in una sola partita (contro una squadra, tra l'altro, per ora molto più in palla della nostra) si attacchi a qualche errore del Mister per pretendere di volerne l'esonero (mi creda, il suo articolo fa capire che Lei sta dalla parte di chi vorrebbe la testa dell'allenatore).
Può aver ragione laddove parla di scuse non esternate, di «presumin» (è una parola genovese che ben si adatta al carattere del Mister), ma da qui a parlare di esonero ce ne passa... e tanto! Ormai Gasperini lo conosciamo come è... ed io che non mi stanco mai di apprezzarne le qualità, passo sempre sopra ai suoi difetti che a mio parere, sono di gran lunga inferiori ai suoi pregi. Spero possa farlo anche Lei, quanto prima possibile.
Tonino Torre
2L’ARRABBIATO
Una vita da recluso

con il calcio a Marassi
Ci risiamo 2ª partita, e Marassi è agli arresti domiciliari, praticamente le carceri si sono estese nel quartiere, intorno allo stadio. La strada (corso De Stefanis) che va da piazzale Parenzo a corso Sardegna (lato mare) è chiusa, non si circola. Dalle 8 del mattino, fino a fine partita, bisogna passare da Canevari - piazza Giusti - corso Sardegna; ora uno sfigato, che abita in corso De Stefanis lato mare, per andare a casa propria deve fare il giro da Hong Kong e tornare (sembriamo bagagli all’aeroporto). Le sembra giusto mortificare un quartiere, ogni volta che si disputa una partita di pallone? Dato che ora si gioca quasi tutti i giorni: (anticipi - posticipi - domeniche - coppe e controcoppe) noi che abitiamo in corso De Stefanis lato mare, dovremo avere in testa quando si giocano le partite (il calendario) pensando alla nostra vettura o moto o scooter da spostare, così quando comincia il campionato di calcio siamo esauriti, dovremmo scendere in strada e dimostrare ai vigili, alle forze dell’ordine e ai politici che lo stadio in città non ha più ragione di esistere perché dal divertimento di pochi sacrificano molti (vedi quartiere) continuo con alcuni esempi dove si potrebbe costruire il campo: (statale 45 subito dopo la Galleria delle Ferriere - piani di Praglia - Monte Fasce - tra S. Eusebio e Bavari) ma penso che menti eccelse, sanno già dove farlo. Per quei pochi esagitati, dovremo prendere esempio dall’Inghilterra (hooligans non ce ne sono più).
Comunque prima e dopo partita non è successo niente! Mi chiedo quando finiranno questi soprusi e restrizioni nel quartiere forse la gente uscirà da casa a protestare e svegliandosi forse qualcosa cambierà. Speriamo!
Cordiali saluti.
S.E.
2IL DELUSO
I tre allenatori...



Questo è troppo!
Egregio dottor Lussana, il Suo articolo su Gasperini é inopportuno o, quanto meno, intempestivo. Oggi, poi, c'é la seconda puntata: le foto degli allenatori in cerca di una panchina! La seguo con simpatia, dottor Lussana, ma questa volta mi ha profondamente deluso. Saluti.
Mino Puppo

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