2 GIUDIZI INFONDATI
Quanta severità ingiusta
nei confronti di Bertani
Egregio Dottor Lussana, durante la trasmissione «sportiva» dellaltro giorno a Telenord ho ascoltato lintervento di un telespettatore che faceva cenno indignato alla (secondo lui) impudenza e strafottenza del signor Bertani (attaccante della U.C. Sampdoria) che sempre a parer suo si sarebbe rivolto al CT Prandelli per una convocazione in Nazionale nel corso di una intervista rilasciata. Nel suo intervento il signore in questione ha voluto sottolineare che si tratta di un giocatore che ha ormai raggiunto la venerabile età di 30 anni e come se non bastasse milita in una squadra di serie B! Giornalisti e opinionisti hanno cercato di tranquillizzare il telespettatore spiegando che spesso i titoli che appaiono a lettere cubitali non sempre riportano fedelmente le parole della persona intervistata. Il titolo dellintervista che il signor Bertani ha rilasciato ad un giornale locale era: «Prandelli ti ricordi di me?». Nella sua chiacchierata con il giornalista il signor Bertani come in un «amarcord» fa anche cenno a quando giocava nei «Ragazzi» del Venezia (in quel tempo allenato dallattuale CT nella Nazionale italiana) e parlando degli insegnamenti ricevuti dal suo «vecchio» maestro pare abbia esclamato: «Chissà se si ricorderà ancora di me».
Poiché siamo in democrazia a nessuno è vietato dare una sbirciatina allerba del vicino ed esprimere la propria opinione ma nel caso specifico suggerirei al telespettatore indignato di non limitarsi a leggere soltanto i titoli dei giornali e guardare soltanto le figure.
2 IL CASO GRIFONE
Non stimo affatto chi gode
dei problemi altrui
Caro Dottor Lussana, permetta che mi rivolga a Lei, in quanto direttore, oltreché caro amico, per rispondere al lettore sampdoriano, signor Massimo Bianchi il quale laltro giorno prima ha versato calde lacrime per la retrocessione della sua squadra ma, subito dopo, è riuscito a dimenticare tutte le negative conseguenze di tale retrocessione, solo perché, andando ad «occhieggiare» su un nostro sito, ne ha tratto tanta di quella soddisfazione da farlo dire «Meno male che il Grifone cè».
Ha usato anche parole forti nel giudicare certi genoani, come «beoti» o «macellai messicani» solo perché qualche tifoso, su quel Sito, non ha fatto altro che «copiare ed incollare» le molte lettere che compagni di fede del signor Bianchi scrissero a noi, allorché, disgraziatamente, subimmo l'attuale sorte dell'altra squadra genovese.
Se, come vedo, la lettura di un nostro sito provoca tanto piacere alla parte avversa, da genoano lettore e writer di quel sito, sono lieto di cooperare sensibilmente al lenimento delle altrui sofferenze.
Con tanta stima.
Tonino Torre
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