il derby dei tifosi

2PERICOLO SICUREZZA
Vietare il derby

ai tifosi Samp
Caro Massimiliano, leggo in queste ore che la nostra «tanto amata» sindaco è preoccupata per possibili disordini in occasione del derby dell'8 maggio tanto da aver convocato un vertice con il questore.
Sinceramente temo che in questo vertice vengano presi provvedimenti che danneggino solo la tifoseria del Genoa così come avvenne lo scorso campionato per la scandalosa decisione (allora decise il Prefetto) di far giocare Genoa-Milan a porte chiuse quando almeno si sarebbe potuto garantire l'accesso allo stadio agli abbonati.
Vorrei ricordare alla nostra «tanto amata» sindaco che la tifoseria che potrebbe creare disordini è quella sampdoriana che nel caso specifico è in trasferta. Pertanto se il rischio è reputato alto che si vieti la trasferta! Il Genoa e i genoani non c’entrano nulla, quindi niente scherzi!
Cordialità,

2LA CRISI SAMP
Tanto i giocatori

non pagano mai
Caro dottor Lussana, nel suo articolo: «Troppi veleni, Garrone adesso...» del 18 aprile, punta il dito contro i beoti che, ritenendo fosse loro diritto procurare danni ad alcune proprietà Sampdoriane, hanno organizzato il noto blitz. Cosa accadrà ora?
a) Solite indagini per scovare i colpevoli (ma occorrerebbe il team scientifico Csi dei noti telefilm statunitensi...) che, se scoperti, non dovranno subire punizioni esemplari al fine di non inimicarsi la tifoseria.
b) La squadra calcistica danneggiata chiederà il risarcimento per il danno subito (atti vandalici) e la compagnia assicuratrice si premurerà di soddisfare tale richiesta.
c) La Sampdoria, indennizzata, continuerà a trasportare con il torpedone nuovo (o rimesso a nuovo) gli stracotti atleti che, nonostante le poche ore annue di lavoro e lo scarso rendimento, continueranno a percepire prebende elevatissime.
d) Se non subentrerà un minimo di orgoglio, la Sampdoria, raschierà ulteriormente il fondo della classifica.


Anni fa non esistevano spedizioni punitive; gli sportivi si limitavano a disertare lo stadio lasciando la curva vuota (ma erano altri tempi) e la Sampdoria, che in tal periodo (come ora) non riusciva a brillare per competitività, veniva dileggiata dagli avversari e non Le dico le arrabbiature dei poveri tifosi.
A Lei, caro dottor Lussana (ed alla sua stupenda Redazione) un cordiale saluto ed ancora un augurio per una serena Pasqua.
Enea Petretto

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