2 SFIDE TRA CUGINI
Le retrocessioni sempre
festeggiate dai doriani
Carissimo direttore,
il sig. Caccavale, sampdoriano sfegatato, anche nel Giornale di oggi non manca di gettare fango sul Genoa vantando, per la sua squadra, dei trofei che si riducono ad un misero scudetto e qualche coppetta.
Se la memoria gli sovviene il Genoa vanta ben nove scudetti, anche se in tempi lontani. Ma, forse Inter, Juventus e Milan (che ne hanno vinto più o meno nella stessa epoca) ben li conteggiano.
Ma sempre se lui a memoria, dovrebbe ricordare che lanno della C, il Genoa, sul campo aveva vinto la promozione in A.
E fu retrocesso per lequivoco di una misteriosa valigetta.
In fatto di «godere» delle sconfitte altrui, perché lo scrivente cita solo i tifosi genoani? Quelli della Sampdoria non sono stati da meno, per le sconfitte del Genoa. È ora di chiarire questo equivoco. Così come non si condanna in toto una nazione perché ha frange di delinquenza, così non si può valutare una squadra per una minoranza di tifosi esagitati, turbolenti ed anche teppisti.
Ce lhanno tutte le squadre questo relativo complesso di guastatori che rovinano la bellezza di questo sport.
In fatto poi di «signorilità» (vi ha accennato altro sampdoriano) in ogni squadra bisogna vedere «con chi si sta». Io in una recente lettera, che mi è stata pubblicata, ho dichiarato.
1°) che mi spiace la retrocessione della Sampdoria in quanto io sono genovese...
2°) che godere delle disgrazie degli altri dimostra ignoranza del livore mal collocato.
3°) che vedendo piangere Palombo dopo lultima sconfitta, mi sono commosso.
Aggiungo che i cortei con finti funerali, casse da morto e croci, sono deplorevoli e frutto di ignoranza.
Che ne dice il sig. Caccavale di quanto sopra?
Con chi sta, lui, coi moderati e obiettivi o con la frangia dei teppisti?
Poi se si sente «immortalato» faccia pure «Chi si loda, si imbroda».
Cari saluti.
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