il dibattito in redazione

2LA RISPOSTA DI SCIDONE
Lunghezza dei mezzi

e spocchia assessorile
Spettabile redazione genovese de «il Giornale», in merito alla risposta fornita dall'assessore Scidone sull'edizione di oggi circa la lunghezza complessiva dei veicoli rimossi, i numeri da me indicati derivano dai dati da voi riportati; per cui Scidone avrebbe fatto meglio, piuttosto che indirizzarli a me con notevole quanto riprovevole spocchia, a verificare se tali dati sono stati indicati da lui od erroneamente riportati da voi.
Cordialmente,
Luigi Parodi - Courmayeur
2POTERE DEI PM IN RIMA
Per il Parlamento

niente più poteri
I magistrati hanno/ fin troppa autonomia/ e questo è un grave danno/ per la democrazia,/ le leggi molto spesso/ vengono interpretate/ mentre con il processo/ andrebbero applicate/ e se si vuole imporre/ la loro applicazione/ allora si ricorre/ alla Costituzione,/ aggiungiamoci poi/ anche il Ciesseemme/ e scopriamo che da noi/ comandano i Piemme:/ è il loro gradimento/ che deve prevalere/ e per il Parlamento/ è la fine del potere.
Antonio Urbano
2TECNICA GIAPPONESE
Salvata una vita,

è terapia abituale?
Spettabile redazione, la stampa ha dato notizia in questi giorni che all’Ospedale S. Orsola di Bologna è stata salvata una vita dopo oltre 60 minuti di arresto cardiaco ricorrendo alla terapia dell’ipotermia cerebrale controllata, da numerosi anni applicata negli ospedali giapponesi.
Mi sembra doveroso che l’Autorità sanitaria faccia conoscere ufficialmente se tale terapia è abitualmente applicata quando ne ricorrono le circostanze, o ci si limiti a controlli di routine, privilegiando il prelevamento di organi.
Grazie se vorrà pubblicare.
Distinti saluti.

2RUBY E DINTORNI
Contro Berlusconi

accanimento continuo
Buongiorno Direttore, la settimana scorsa (giovedì, ndr) comprando «il Giornale», ho notato e letto con interesse una lettera pubblicata sulla prima pagina nazionale dove un lettore che si definisce berlusconiano, ammetteva di essere in dubbio sull’onestà del nostro Presidente.
Non sono d’accordo con quanto ha scritto e, anzi, sono convinto che tutti quelli, che come me, sostengono Silvio Berlusconi ed il suo partito sono certi della sua onestà; non è per me difficile arrivare a questa conclusione perché in questi anni in cui Berlusconi, grazie alla volontà popolare, è stato al governo abbiamo assistito a continui ed inutili attacchi alla sua persona da parte di organi e persone esterni alla politica, ma in qualche modo politicizzati, sempre nei momenti in cui usciva vittorioso dopo qualche avvenimento o votazione e soprattutto in seguito ai continui fallimenti dei suoi avversari politici, sempre più allo sbando.
Quindi le recenti accuse piovute sul Premier non possono che sembrare, ancora una volta, una strana coincidenza emersa subito dopo la pronuncia della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, incostituzionalità richiesta, tra l’altro, proprio dai tre magistrati che lo indagano sui casi che tutti conosciamo (Mediatrade, Mills e Mediaset). Inoltre la convinzione che sia effettivamente innocente mi è data dal fatto che le accuse che gli sono state rivolte si fonderebbero su intercettazioni telefoniche, prese forse illegalmente o incostituzionalmente, di persone che semplicemente frequentavano la sua casa in quanto ospiti; poi è bastato sentire e trascrivere stralci di queste telefonate per costruire un castello di accuse assurde, anche perché le stesse persone intercettate hanno smentito o sono state smentite riguardo a qualsiasi coinvolgimento a sfondo sessuale nella casa di Berlusconi.
Infine il lettore sottolineava di essere un onesto cittadino dedito al lavoro e alla famiglia; io sono un onesto studente genovese, e voglio sottolineare genovese perché è da quando sono nato che, purtroppo, in questa città governa (male!) la sinistra.
Per fortuna il malgoverno locale è in parte attenuato dalle buone riforme del governo Berlusconi, come quella emanata grazie all’on. Mariastella Gelmini con l’introduzione della riforma universitaria che farà cambiare in meglio l’istruzione italiana e non solo quella genovese garantendo così un futuro migliore ai giovani meritevoli eliminando il parentalismo in cui vige tutto il sistema universitario italiano.
Stefano Barabino
militante Popolo della Libertà Genova
2FLORIS E COMPAGNIA
Non voglio più

pagare il canone Rai
Carissimo dott. Lussana, non ne posso più di vedere nella televisione di Stato programmi che non fanno altro che denigrare il nostro Presidente del Consiglio.
Ogni occasione è buona per spargere veleno su una persona che può avere i suoi difetti ma che ha fatto andare avanti l'Italia in un momento fra i più delicati della storia mondiale.
Le varie trasmissioni Rai sono improntate ad un odio per la persona e invitano personaggi squallidi e solo di sinistra.
I vari Ballarò, Anno Zero, La sig.ra Annunziata, Fazio ed altri si tuffano in questa ultima vicenda di Ruby come se l'Italia non avesse altro a cui pensare.
La magistratura con migliaia di processi da sbrigare e con decine di migliaia di detenuti in attesa di processo spende beni dello Stato per seguire le feste di Arcore.
Lo scopo della mia è quello di chiederLe un consiglio circa la possibilità di non pagare il canone Rai. Cosa rischio? Possono essere fatte perquisizioni in casa? Quanto Le chiedo è proprio perché sono nauseato di questa società pubblica che dovrebbe essere al servizio informativo della nazione ed invece è solo un insieme di faziosità partigiane.
Gradirei conoscere il suo pensiero in merito.
Nella foga mi sono dimenticato di farLe i miei complimenti per come affronta i tanti problemi della nostra città e per come dirige il nostro amato Giornale.
Un caro saluto.
Mario Umberto Deli
2INCHIESTE
Perché il Cav vale più di Fini e Marrazzo?
E sempre il Cavaliere indagato per tutto quel caos, ma la «escort» di Fini che fine ha fatto, non si sa più nulla, già ma lui va dai giudici che sistemano tutto, come la casa di Montecarlo, che doveva dimettersi, se non era del cognato. Il caso Marazzo è tutto finito nel dimenticatoio, quello che amministrava i soldi non suoi per pagare i trans, ma nessuno indaga, forse non hanno tempo, devono solo indagare il Cavaliere.
Anche il moralista Di Pietro si presenta sempre dai giudici, come dice lui, per risolvere le sue grane, di certo sono suoi amici, come per le 10 case, che non si sa come le abbia comprate, magari con i soldi del partito che intasca con la segretaria e moglie - il trio cassieri, il figlio che fine ha fatto - tutto sistemato - sempre con l’aiuto degli amici suoi. Ho saputo che ha sistemato anche la moglie nel partito e poi fa il moralista.
Anna Maria Pasini - La Spezia
2I VALORI SOPRA A TUTTO
Noi donne giovani

che usiamo la ragione
Caro Direttore, ho letto il pensiero del sig. Cevasco e non Le nascondo che mi ha destato amarezza, come donna, o meglio, come giovane donna.
Lei, sig. Cevasco afferma che le escort piacciono al Premier e, secondo il suo giudizio, a tutti gli italiani (quindi anche a lei, suppongo!)
Io ho quasi 24 anni, a detta di molti sono una bella ragazza, fisico longilineo, occhi verdi, viso dai tratti gentili.
Disoccupata. Dopo 5 anni di liceo artistico sto continuando gli studi, lavoricchiando saltuariamente qui e là per racimolare qualche soldo che mi permetta di non gravare completamente sulla famiglia, per cercare una realizzazione migliore nel futuro: in parole povere per trovare lavoro.
Ringrazio Dio di una cosa, nonostante i sacrifici, le disillusioni, le amarezze (tutti sintomi che molti giovani provano in quest'Italia sempre più a pezzi): di non appartenere a quella schiera di giovani donne che secondo lei, sig, Cevasco, piacciono tanto agli italiani: perché io, oltre ad un fisico slanciato utilizzo il dono della ragione che il Padre mi ha donato, quindi sono una di quelle ragazze che hanno ancora dei valori e dei principi ben saldi, una di quei giovani che condivide appieno la battaglia di Sara Giudice, giovane consigliera di zona del PdL a Milano, un ragazza vera - come lei stessa si definisce - che vuole portare avanti una politica «sana», non di lustrini e paillettes.
I giovani perbene non devono pensare di dover lasciare l'Italia per costruirsi un futuro, non devono provare sdegno perché non si sentono più né rappresentati né tutelati dalla politica.
Le giovani perbene non possono sentirsi tradite, nel 2011, da un maschilismo provinciale e superato che predilige e premia la donna-oggetto: questo è davvero scandaloso ed inaccettabile.


Sono, nonostante tutto, fiduciosa che possano esistere veri uomini nel centro-destra che apprezzano e credono ancora in certi valori, nell'etica morale e, soprattutto, hanno un rispetto della donna in senso lato.
Una 24enne perbene davvero amareggiata
Erica Leonardi - Genova

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