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Milano, camion travolge e uccide mamma
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il dibattito in redazione

2LA CITTÀ INSICURA

L’assessore è solo parole,

l’illegalità resta tollerata
Caro Direttore, l’altro giorno ho percorso via XX Settembre: un'esposizione di merce contraffatta in vendita dai «vu cumprà», un vero e proprio mercato del «falso», o meglio dell'illegale nel cuore di Genova.
Proclami, ordinanze, «grida manzoniane» dall'assessore alla Città Sicura, ma alla fine, il risultato è sempre quello: non cambia nulla. Come nei vicoli, come in via della Maddalena, come per la sicurezza nella movida, assolutamente nulla. Solo il rimpallare le responsabilità al Governo, alla Finanziaria, a Tremonti, a La Russa, a Maroni e a chicchessia.
A questo punto mi chiedo... a che serve un assessorato se le responsabilità sono sempre degli altri?
2ABORTO, LIGURIA DA RECORD

L’importanza di dare voce

ai bambini mai nati
I dati fanno rabbrividire: cinque milioni di aborti effettuati in Italia dal 1978 ad oggi; In Liguria nel 2009 sono state praticate 3219 interruzioni di gravidanza. 607 donne liguri, hanno avuto almeno 4 aborti. Nel 2010, una donna ligure su tre, fra quelle che decidono di interrompere la gravidanza entro la settima settimana, sceglie la pillola abortiva Ru486. Tanto che nella classifica nazionale sulla base delle ordinazioni, la Liguria si piazza al quarto posto, dietro soltanto a Piemonte, Lombardia ed Emilia. La legge 194 può e deve essere modificata ma, non può essere cancellata o svilita nel suo assioma principale che è: legalità di libero arbitrio dell’uomo, nel decidere, di interrompere una gravidanza. È incontestabile che una legge che autorizza l’interruzione di gravidanza non otterrà mai un lasciapassare etico e morale da parte di nessun libero pensatore e solo il libero e consapevole arbitrio dell’uomo potrà eventualmente giustificare l’applicazione dell’aborto, ma non quella del suo abuso. Pare evidente che a condizionare queste cifre, in Liguria, siano le scelte politiche. E i Cattolici Liguri sono a disagio leggendo i dati statistici della nostra Regione. Ma cosa fare? Bisogna cambiare questo tipo di cultura che non concepisce la carità umana verso i malati e i bimbi mai nati. In questo caso basterebbe applicare il precetto: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Se solo si riuscisse a salvare una vita, bene, vale la pena lottare. Personalmente penso a tutti i bambini del mondo, a quelli nati che muoiono di fame di sete e malattie in Europa facilmente curabili. Ma, solo un cuore arido può fare una distinzione tra i bambini nati e quelli che non hanno potuto mai vedere la luce.
A questo proposito mi piace ricordare: «(...) Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. (...)Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me. (...)» (da «Nobel lectures», «Peace» 1971-1980, 11 dicembre 1979).
«Noi combattiamo l’aborto con l’adozione. Se una madre non vuole il suo bambino, lo dia a me, perché io lo amo».
(Beata Madre Teresa di Calcutta)
«Mi sembra chiaro come la luce del giorno che l'aborto è un crimine».
(Mahatma Gandhi)
«L'aborto procurato è l'uccisione deliberata e diretta, comunque venga attuata, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita».
(Giovanni Paolo II - Evangelium Vitae, Città del Vaticano 1995, n. 58)
Diamo voce ai bimbi mai nati. Il nostro silenzio è complice di questo misfatto.
Andrea Cevasco
2QUELLO CHE IL MONDO DIMENTICA

La mia esperienza diretta

nella Libia di Gheddafi
Egregio direttore, circa 22 anni or sono mi trovavo nella Repubblica Centro Africana. C’erano i miei tre fratelli missionari, così neo pensionato, mi recai a trovarli con la consegna di laico missionario sugli altipiani del grosso villaggio di «Bouar» per costruire la cattedrale. Un sabato con mia sorella (laica missionaria) decidemmo di andare a trovare uno dei nostri fratelli nella missione di «Nigounday», ai confini del Chad (zone semidesertiche sud sahariane) All’ora di pranzo il termometro all’ombra segnava 45 gradi! Il silenzio era rotto dal rombo dei potenti aerei francesi «Transvaal», assai simili agli Ercules americani. Essi erano carichi di carri armati e munizioni per rifornire i sud chadiani di Hissein Habbrè perché le milizie di Gheddafi (con la scusante al mondo) che il sud del Chad era minacciato dagli alleati! Nella missione c’era un medico senza frontiere che io gli dissi: «Ma Gheddafi perché in questo mare di sabbia provoca un genocidio in mezzo a questi beduini che sono al limite della sopravvivenza?». «Caro Vallarino - mi rispose il dottore - Gheddafi se ne frega delle centinaia di morti. A lui interessa mettere le mani sul giacimento di uranio che si trova ai confini del Chad con il Camerun!».
Caro Lussana, «Ricordo autunno 1991» l’Unione Sovietica come tutti i Paesi comunisti aggiungendo i fedelissimi compagni italiani erano schierati con Gheddafi convinti che ai sud chadiani faceva soffiare un vento di pace e di libertà (sic). Intanto le fabbriche in Libia dove Gheddafi voleva costruire l’atomica furono bombardate (mediante preavviso) dalle stratofortezze volanti americane B52 danneggiando anche la residenza di Gheddafi dove morì una figlia adottiva. Così si insabbiò l’idea di Gheddafi per essere la prima potenza atomica africana! Lo stesso dovrebbe stare attento il presidente iraniano... Perché le sue manie di grandezza atomica prima o poi dietro l’angolo ci sarà una cocente delusione. Giorni or sono sentii dire dal capo dello Stato che il rivangare la storia ha tanta importanza? E no egregio Napolitano la storia è e sarà, sempre maestra di vita, sia per il passato che l’avvenire, o forse certi fatti contemporanei fanno rimordere la coscienza? Gli alleati da quasi 20 anni sono in Afghanistan illudendosi di «schiacciare» Bin Laden ma... non è che ci sia una ritorsione verso l’occidente sollevando ribellioni e guerre civili anche in questi Paesi africani filoccidentali? Così alle porte di casa Bin Laden ci spinge il fondamentalismo islamico per ritorsione? Mah. Io non dimentico e la storia per me è sempre viva.
P.S. In quanto all’onorevole Berlusconi quando lo vidi abbracciare e baciare Gheddafi aggiungendo il bacio alle mani sapendole sporche di sangue umano, mi venne la nausea, considerando che gas e petrolio vengono pagati profumatamente. Caro Berlusconi, non dimentichiamo fatti gravi della storia.
Celso Vallarino
2GESTORI E BUROCRAZIA

L’odissea per diventare

un cliente Telecom
Dottor Lussana buongiorno, è un po’ che non Le scrivo, ma la situazione politica mi lascia molto confuso, della situazione di Genova non ne parliamo... Don Gallo per fortuna tace da tempo, Don Farinella ha i suoi estimatori.
Mi occorrerebbe un aiutino da qualche lettore de «il Giornale» (o, non si sa mai, da un gentile funzionario della Telecom). Non so come fare.
Marzo 2009: ho iniziato la pratica di migrazione da Teletu a Telecom (per motivi tecnici): a ottobre ancora nessun risultato, per cui comunicavo a entrambe le società la rinuncia a migrare.
Giugno 2010: su iniziativa e suggerimento di Telecom cambiavo numero telefonico dando la disdetta a Teletu, per il vecchio numero, da luglio, iniziando così a pagare bollette Telecom.
Da allora continuano ad arrivarmi anche bollette Teletu - per canoni, non per consumi - e anche una messa in mora, perché Teletu sostiene che Telecom non le ha mai comunicato l'annullamento della pratica di migrazione del 2009.
Avrò scritto 5 o 6 raccomandate, fatto fax, telefonate al 187, tutto senza alcun esito. O meglio l'esito è nella lettera della Telecom arrivata il 24 febbraio (in risposta alla mia ultima lettera del 28 dicembre) che mi comunica quanto segue: Gentile Cliente, in risposta alla Sua del 28/12/2010 circa gli addebiti che Le vengono inviati dal Gestore Teletu per il numero in oggetto, siamo spiacenti comunicarle che deve rivolgersi a tale gestore per eventuali chiarimenti. RinnovandoLe la nostra piena disponibilità per ogni Sua futura esigenza, Le ricordiamo che, per informazioni e aggiornamenti su tutte le nuove proposte commerciali, può contattare il Servizio Clienti 187, disponibile 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana, oppure può visitare il sito 187.it. Distinti saluti Telecom Italia Spa - Servizio Clienti Residenziali).
È deprimente per me, che ho sempre cercato di fare il meglio per i clienti della banca, perché la clientela da vita e sviluppo, vedere come si comportano due società telefoniche che non sanno neanche che cosa sia l'uso del telefono per risolvere una piccola grana. Anzi la Telecom mi dice di rivolgermi al 187 per «nuove offerte commerciali».
Grazie mille e molti cordiali saluti.
Gustavo Basevi
2POLITICA IN VERSI

Il fine ultimo

dell’indagine su Ruby
Noemi, Ruby, Iris, Sara
le ragazze sono queste
che con tante altre in gara
sono andate a quelle feste.
Tutti han voglia di sapere
da chi ha la lingua lunga
se le chiacchiere son vere
se si balla il bunga bunga.


Ci ha pensato la Macrì
con le sue rivelazioni
a dir che quella cosa lì
era a casa Berlusconi.
A questo punto l’argomento
ha viaggiato come un treno
e lo sputtanamento
va avanti senza freno.
Antonio Urbano

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