2 NIENTE MANUTENZIONI
Castelletto abbandonata
al degrado più assoluto
Caro Lussana, ancora una volta, intendo sottolineare soltanto alcune delle tante situazioni di disagio che interessano, ormai da tempo tutti i quartieri della nostra città, senza che di dovere vi ponga rimedio alcuno. Da oltre due anni, il tratto di corso Solferino compreso tra la curva, allaltezza di passo dellacquedotto e la rampa di accesso allospedale evangelico internazionale, versa in condizioni di profondo e di irreversibile degrado. Infatti, il manto stradale, che assomiglia più al greto di un torrente che a quello di una strada, alquanto dissestato e sconnesso per lintero percorso, presenta numerose e vistose buche, più o meno grandi, estremamente pericolose per la sicurezza di tutti coloro che, quotidianamente, vi transitano, in modo particolare conducenti di motocicli. Altra situazione di allucinante e cronico degrado si riscontra, poi, nel curvone di corso Magenta, con il marciapiedi prospiciente i giardini Aldo Acquarone, che con diversi tavelloni sottosopra è un vero e proprio percorso di guerra e dove quando piove si forma un enorme lago dacqua, che per uscire dai veicoli parcheggiati occorre una barca o gli stivaloni da pesca per raggiungere la terraferma.
Pertanto, nellinteresse dei cittadini tutti, suggerisco allamministrazione comunale, anziché buttare via i soldi pubblici nellinutile Rambla di via XX Settembre, di occuparsi seriamente della manutenzione di marciapiedi, strade ed aree verdi in tutta la città.
Capogruppo
Lega Nord Liguria
Municipio di 1 Centro Est
2 VOLONTARIATO
La politica non piace più
Restano le associazioni
Egr. dott. Lussana, il dibattito da Lei introdotto sulle candidature alle prossime elezioni amministrative è assai stimolante e mi induce a qualche riflessione.
I recenti risultati delle elezioni amministrative confermano il mio convincimento circa la scarsa presa dei partiti sull'opinione pubblica, che attualmente è sconcertata e anche disillusa dal comportamento dei politici, che sembrano entrati in confusione e dimostrano tutta la loro impotenza nel risolvere i problemi dei cittadini.
Come Lei sa, non ho mai voluto, per quanto vecchio liberale, aderire a partiti politici e mi sono limitato a costituire associazioni tra cittadini, che, proprio per la loro indipendenza, stanno raccogliendo grandi consensi e un sempre maggior numero di iscritti.
Recentemente ho costituito, con alcuni amici, l'associazione Santa nel Mondo, tra tutti coloro che, residenti o meno a S. Margherita Ligure, desiderano risolvere i numerosi problemi che attualmente affliggono questo splendido angolo di paradiso.
È stato un successo enorme, e mi piacerebbe con tutti i cittadini genovesi che mi gratificano della loro amicizia, costituire Genova nel mondo, per cercare di contribuire alla soluzione dei problemi di questa meravigliosa città.
Sarebbe ora che i partiti si rendessero conto di questa realtà e recepissero le istanze di rinnovamento che provengono dal territorio, che vuol essere determinante nella scelta di candidati validi, competenti e seri, senza fare imposizioni che, alla luce dei fatti, si sono rivelate controproducenti.
Tanti cari saluti.
Alberto Cattaneo
2 VECCHIE MANIERE
Le regole e la severità
non provocano traumi
Quando i nostri nipoti più grandi erano adolescenti, passavano una parte delle vacanze estive con i nonni nella casa di mezza montagna che era dei bis e trisnonni, dove ogni anno ritrovavano gli amichetti dell'infanzia.
Ci venivano molto volentieri, nonostante le «ferree» regole che seguono in questo decalogo.
1) Ogni giorno dovete apparecchiare e sparecchiare la tavola senza tanta furia in modo da lasciarci prendere il caffè.
2) Ogni giorno dovrete aiutare la nonna per le pulizie generali dedicando unora ciascuno (dalle... alle...) se detto tempo non risultasse sufficiente è facoltà della nonna di aumentarlo secondo la necessità.
3) Ogni giorno è imprescindibile il rifacimento almeno decente dei vostri letti e la pulizia del bagno di sopra (Martina, occhio ai tuoi lunghi capelli!)
4) Ogni giorno feriale dovrete dedicare almeno un'ora alla compilazione dei compiti e allo studio, senza «testimoni» per i piedi e senza chiacchierare fra voi. I nonni saranno a disposizione per aiutarvi ma non per reggervi la coda.
5) Le uscite saranno regolate da orari precisi e inflessibili, programmati con almeno 24 ore d'anticipo.
I ritardi saranno puniti con 5 minuti di rientro anticipato per ogni minuto di ritardo, da applicarsi nei giorni successivi.
6) Se i nonni dovessero variare, per propria necessità, qualche orario già stabilito, non vogliono vedere musi.
7) I nonni preferiscono che riceviate i vostri amici nella stanza del camino o nell'altra sala piuttosto che andiate a casa degli altri.
8) Per nessuna ragione devono salire degli estranei nelle stanze di sopra. Il nonno li espellerebbe in malo modo e sarebbe peggio per voi.
9) Nelle Festività di precetto che complessivamente sono poche si va a Messa puntuali con i nonni.
10) Quando uscite dovete essere convenientemente vestiti secondo il criterio della nonna.
I due adolescenti di allora hanno oggi 24 anni, non hanno subìto traumi dalla nostra «severità», ci adorano e ci hanno dato e ci danno continue soddisfazioni: due ragazzi realizzati, sereni e molto, molto «normali». Devo aggiungere che i rispettivi genitori, figlio e figlia nostri, li hanno guidati con mano ferma pur senza stendere un decalogo: e non mi si parli di situazioni familiari, perché mia figlia è separata e mio figlio ha avuto i suoi problemi di coppia come tanti e tanti genitori di oggi.
Certo, bisogna capire che l'amore per i figli non si esprime con regali continui, denaro ad ogni richiesta, auto personale ecc., ma con una guida sicura e talvolta inflessibile, cosa non facile ma attuabile, se veramente lo si vuole.
Fiorella Merello Guarnero
2 GIUSTIZIA ALLO SBANDO
Labolizione dei pretori
ha fatto solo danni
Solo considerazioni sulla organizzazione passata, della nostra giustizia (forse valida se riattuata ancora oggi).
Alcuni provvedimenti innovativi del passato non lontano hanno forse reso complicato lapparato funzionale giudiziario.
Primo atto forse non ponderato adeguatamente è stato labolizione delle sedi pretorili e dei pretori, sedi che funzionalmente potevano essere più accorpate sul territorio, anche con una denominazione più moderna «tribunale di prima istanza» con specifici incarichi civili e penali.
Forse le sedi distaccate in piccoli e medi centri erano poco ambite e disagiate ma utili per una giustizia veloce vicina ai cittadini.
Tutti i fatti che accadevano nella circoscrizione venivano seguiti e relazionati dai pretori ai rispettivi procuratori dando un buon costributo a molte indagini, con il contributo in loco delle forze dellordine.
Le sedi pretorili erano anche risparmiose, il pretore veniva sostituito in loco da illuminati avvocati che disimpegnavano anche da P. M. Il Pretore era aiutato da un cancelliere comunicatore ed alcuni impiegati giovani il numero a seconda del volume di lavoro. Le sedi poco produttive dovevano essere abolite con un accorpamento territoriale.
Oggi le preture sono state sostituite con giudici di pace o mediatori, con spese decentrate, risultati? Un tempo i giudici conciliatori esistevano in quasi tutti i Comuni oppure provvedeva alla prima conciliazione anche il sindaco.
Anche i tribunali maggiori dovrebbero essere concentrati in zone omogenee, specie nei capoluoghi provinciali.
Con questi presupposti si potrebbero avere più giudici, più personale e più tecnologia ben usata con una maggiore funzionalità.
Remigio Vercellino
2 IL CASO FINCANTIERI
Il governo ha fatto il suo
Ora tocca ai nostri privati
Il ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente è una buona notizia che non si può certo annoverare tra le tragedie cittadine. A Genova abbiamo visto ben altro, la Fiumara grida vendetta!
I 70 milioni posti in essere dal Governo non mi sembrano poco, ma e questo lo dico a tutti, pone finalmente con forza il quesito sulla cantieristica in Italia.
La navalmeccanica è strategica per il paese o farà la fine della chimica?
A mio modo di vedere è fondamentale per il nostro paese ed è super strategica per Genova e per tutto il Distretto navalmeccanico della Liguria, da Ventimiglia a La Spezia.
Caro Massimiliano il Governo ha fatto la sua parte ora spetta ai privati fare la loro. È inutile che continuiamo a parlare di tutto tranne che del problema centrale, i privati in particolare quelli di area ligure-genovese sono incentivati ad entrare significativamente sul businnes per creare un grande polo delle riparazioni navali abbinato ad una cantieristica davanguardia?
Certo lo Stato, in primis il Governo deve tracciare un percorso virtuoso e «stimolante» in grado di incoraggiare il privato ad investire.
Il momento è importante e va colto nella sua interezza lasciando da parte le ruggini del passato.
Partiamo da questo ribaltamento a mare e sediamoci intorno ad un tavolo con tutti i soggetti attori della partita per mettere fuori un piano ligure e genovese di ampio respiro, molto forte e ben «strutturato».
Ci vuole un progetto industriale che entri nei dettagli con i privati protagonisti propositivi e non solo spettatori.
La palla si va a prendere dal portiere e non si aspetta che arrivi grazie alla divina provvidenza manzoniana.
Genova e la Liguria devono fare sistema per unirsi e non per dividere gli interessi di tutti.
Ci vuole buona volontà, ma non quella teorica di cui si parla nei convegni, ma quella pratica e forse anche un po rozza che mette al centro il soggetto impresa.
Detto in altre parole, sul Distretto della navalmeccanica genovese il lavoro ed il capitale devono sposarsi allinterno di un progetto di vita (e di lavoro) per la città.
Il Governo Berlusconi ha fatto la sua parte ora tocca a tutta la città fare la sua.
Nessuno si deve sentire escluso!
Gian Luca Fois
Coordinatore Area tematica Economia, Lavoro e Politiche tributarie Pdl Genova
2 TRAFFICO E PRIORITÀ
Gli appostamenti inutili
della polizia municipale
Signori, mi domando a cosa serve alla mattina alle 08.45 un posto di controllo della Polizia Municipale dietro la curva di Lungobisagno Istria dopo l'intersezione con via Toti posteggiati con la Panda nella rientranza dei magazzini commerciali.
A parte la coda e la poca visibilità della pattuglia, a quell'ora servirebbe più controllo per lo snellimento del traffico in altri punti.
Forse mi sbaglio, anzi sicuramente. Ma da cittadini si nota questo
Cordiali saluti.
Mario Duma
2 TELEPOLITICA IN VERSI
La par condicio
per calmare i litiganti
Siamo nella par condicio/ una legge progressista/ che impone il «cilicio»/ al telegiornalista.
Antonio Urbano
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