(...) di firme entro la fine di giugno». La scelta di schierarsi fuori da Tursi nel primo giorno di consiglio comunale è stata presa proprio con lidea di raccogliere ladesione dei nuovi eletti e stimolarli ad intraprendere azioni politiche nella stessa direzione.
Mentre Marta sudava sotto il sole umido del pomeriggio genovese, Marco Doria girava tra i banchi dellaula per salutare uno ad uno tutti i componenti del consiglio. A partire dallopposizione e proprio dal principale competitor in campagna elettorale, Enrico Musso. Un giro in sala rossa per poi tornare al suo posto pronto ad essere ricambiato dallapplauso di tutta laula quando giura fedeltà alla Repubblica italiana e al suo mandato da sindaco. Quindi il discorso allassemblea, quaranta minuti che hanno poco di concreto. Vuole una Genova equa, giusta e solidale. Annuncia che a breve verrà portato in consiglio il bilancio 2012, «emergenza specifica che si inquadra allinterno di una crisi strutturale paragonabile solo a quella del 1929». Del lavoro della vecchia giunta salva solo il progetto Smart City, «operazione significativa che è una scommessa sul futuro perché ha la grande capacità di raccogliere fondi europei», mentre per il rilancio di Genova Doria pensa a turismo e patrimonio culturale da affiancare a industria, porto e ricerca. «Sapremo dare risposte con il massimo della chiarezza - ha aggiunto il sindaco - e ritengo fondamentale un dialogo costante con Regione e Autorità portuale». Quindi parla del suo progetto di città nella città evidenziando la sua passione per la storia: «Genova è una città costruita dallunione di più realtà. Il nostro compito sarà quello di tornare a realizzare una città fatta da tanti borghi diversi perché dobbiamo considerare la diversità come valore». Lultimo passaggio lo riserva al rapporto con lopposizione che si aspetta leale ma duro: «Arriveranno critiche e voti contrari ma limportante è lo spirito ed il confronto tra le posizioni».
Intanto, il consiglio ha eletto lufficio di presidenza. A guidarlo sarà Giorgio Guerello (Pd), confermato nel ruolo che ha già avuto tra il 2007 e il 2012, mentre vice presidenti sono stati eletti Stefano Balleari (Pdl) e Pier Claudio Brasecco (Lista Doria).
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