Doria pacifica i toni nel dibattito sul G8 Ma l'Idv: «Violenze pianificate dai No global»

Davanti ai lavoratori di Amiu Bonifiche, che stavolta non hanno invaso la Sala rossa, ieri il sindaco ha aperto l'assemblea di Tursi riparlando dei tragici fatti del G8. Marco Doria ha ribadito quello che aveva già ammesso l'altro giorno, quando aveva partecipato alla commemorazione del giovane violento, Carlo Giuliani. «A Genova vennero manifestanti con la deliberata intenzione di compiere vandalismi, devastazioni e violenze - ha detto Doria - ci sono stati atti violenti anche da parte delle forze dell'ordine. Le sentenze si devono rispettare da una e dall'altra parte. Basta con la violenza per qualunque motivo».
La mozione della lista Doria è stata ritirata e in Sala rossa il dibattito sulle ferite di Genova si è svolto «pacificamente» per oltre due ore. «Lo Stato e il Governo si devono scusare con la città di Genova - ha detto il capogruppo grillino Paolo Putti -. Ma le scuse devono arrivare anche dai Black Bloc e non soltanto dalle istituzioni e dalla polizia che avevano caricato manifestanti inermi». Il no global e capogruppo Fds Antonio Bruno ha spiegato che la presenza, per la prima volta, di un sindaco di Genova in piazza Alimonda è stato un fatto significativo e lo ha ringraziato, aggiungendo: «Carlo stava reagendo ad una carica della polizia. Non c'è mai stato un processo per quel fatto. Ci sono state soltanto perizie inaccettabili, che hanno sfidato le leggi della fisica. Le sentenze hanno mostrato una grossa sproporzione tra chi ha spaccato teste e chi ha sfasciato vetrine».
«Sono rattristato a sentire ancora questi discorsi - ha replicato il consigliere Pdl Mario Baroni - occorre che sia garantita la libertà di affermare la verità in tutti i suoi aspetti. Parte dei no global erano violenti. Dopo 11 anni non si può continuare con la faziosità. Se ci sono state pochissime pecore nere nella polizia, che possono avere sbagliato, le forze dell'ordine sono da rispettare. In piazza Alimonda non c'era un ragazzo sotto una carica della polizia, ma c'era un carabiniere che era stato ripetutamente attaccato dai manifestanti violenti ovvero un altro ragazzo in pericolo che aveva protetto la sua vita e quella del compagno dal lancio di un estintore, da una trave e di altri oggetti». Pietro Salemi (lista civica Musso) ha ricordato il «cumulo di errori» di chi gestiva il G8. Il capogruppo Pd Simone Farello ha parlato di «tragedia, anche politica». Il capogruppo di Sel Leonardo Chessa ha spiegato: «I prossimi 5 anni della giunta Doria servono anche per dare seguito a quei valori espressi dal Genoa Social Forum». Il capogruppo della Lega Nord Edoardo Rixi ha raccontato: «Ero a Sampierdarena e ho visto alcune auto circondate e attaccate da manifestanti violenti senza alcun motivo». «Sono emerse responsabilità da una parte e dall'altra - ha concluso il capogruppo Idv e poliziotto Stefano Anzalone - C'erano oltre 16mila agenti delle forze dell'ordine chiamati in città.

Tutti hanno fatto il loro dovere, anche se sono accaduti fatti gravi. Hanno sbagliato o esagerato in pochissimi. Invece, tanti altri che avevano commesso reati e fatto violenze l'hanno fatta franca. Le violenze di non pochi no global erano preordinate».

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