Il mese scorso hanno fotografato 18 Schumacher genovesi che sfrecciavano oltre i 120 chilometri allora e 21 oltre i 100. La maggior parte dei quasi quattromila trasgressori, tuttavia, sono stati automobilisti e centauri «distratti» che viaggiavano poco sopra il limite dei 60 Km/h. Finora sono stati tutti «perdonati» dal nuovo tutor (pardon Celeritas di Elsag-Selex) funzionante in via sperimentale, ma da martedì prossimo il sistema diventerà operativo e cominceranno a fioccare salatissime multe. Si parte dai 39 euro più le spese per chi sforerà entro leccedenza dei 10 Km/h, fino ad arrivare ai 750 euro per chi continuerà a pensare che la Sopraelevata sia un percorso da Formula Uno.
Ieri mattina lassessore al Traffico Simone Farello, insieme al comandante della polizia locale Roberto Mangiardi, ha presentato lavvio del nuovo sistema di rilevamento della velocità sui cinque chilometri della «strada urbana a scorrimento Aldo Moro». Genova è il primo comune in Italia ad adottare il Celeritas, che prevede sette varchi: tre sulla carreggiata di ponente e quattro a levante. Ognuno dei quali potrà essere utilizzato anche come un autonomo «autovelox», ma che per il momento verrà usato soltanto come rilevatore medio della velocità. Significa che ci sarà tempo e strada a sufficienza per «recuperare» leventuale piccolo sforamento iniziale del limite dei 60 Km/h.
«Celeritas è costato 650mila euro con finanziamento europeo, ma non vogliamo fare cassa - mette subito le mani avanti lassessore Farello -. Se le multe aumenteranno o saranno numerose, vorrà dire che avremo fallito. Celeritas, infatti, ha lobiettivo di aumentare la sicurezza stradale sul territorio e di salvaguardare le migliaia di automobilisti e motociclisti, che percorrono la Aldo Moro tutti i giorni. In tal senso, è significativo che, pur potendo usufruire della predisposizione dellautovelox, non abbiamo voluto attivare quellopzione, preferendo lasciare unicamente la soluzione della rilevazione media della velocità. Il 6 marzo sarà il D-Day. Il sistema funzionerà su entrambe le carreggiate 24 ore su 24 e 365 giorni allanno».
«È previsto il solito scarto di 5 Km/h per ogni contestazione e tutti i tachimetri dei veicoli segnano una velocità superiore - spiega il comandante Mangiardi -. Se arriverà a casa la contravvenzione con attestato che si viaggiava a 61 Km/h, significherà che mediamente si viaggiava a 66 e la lancetta del cruscotto ne segnava oltre 70.
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