(...) in rimonta: al 33esimo del primo tempo Da Costa atterra Boakye dopo un errore di Gastaldello, ma poi para il rigore di Sansone; due minuti dopo Missiroli porta in vantaggio il Sassuolo con la complicità decisiva di Pozzi che mette nella sua rete; nel minuto di recupero Eder pareggia senza quasi rendersene conto e infine Pozzi al 56esimo porta in vantaggio il Doria. Ma, a parte il tabellino (a proposito, in panchina oltre ai subentrati, Iachini porta Fiorillo, Volta, Castellini, Soriano e Semioli), è tutta la partita ad essere quasi epica. Ecco le pagelle che la raccontano, con le solite regole di ingaggio: i voti non vanno dal 5,5 al 6,5 ma dallo zero al dieci.
Da Costa: incolpevole sul fallo da rigore, straordinario sulla parata, pasticcione sul gol preso. Tutto in due minuti. La media di tutto questo, fa voto 7.
Costa: dal suo lato, il Sassuolo affonda come il burro. Voto 4.
Rispoli: cresce di partita in partita. Certo, non è un difensore, ma un uomo di fascia avanzata. Una volta che ci si mette daccordo sul ruolo, è perfetto, un martello. Voto 8.
Rossini: A volte somiglia a un indossatore. Oggi, invece, la sua eleganza è da sfilata dalta moda e sbroglia un paio di situazioni pericolosissime. Voto 8.
Gastaldello: grande cuore blucerchiato e persona perbene, lunico che si è ridotto lingaggio a inizio stagione. Ma la sua prestazione di ieri, da brividi, va giudicata al di là di questi indubbi meriti. Se ci fosse Boskov direbbe: «Chi ha sbagliato? Gastaldello». Il voto, aumentato di mezzo punto per un secondo tempo migliore, è 3.
Renan: a un certo punto tenta un tiro che, se entrasse, sarebbe da cineteca del calcio. Non entra. Voto 5,5.
Munari: spesso, in questa stagione, ha fatto la differenza. Non ieri. Voto 5,5.
Obiang: gli riescono due o tre lanci di cinquanta metri millimetrici. Voto 7,5.
Foggia: solo la presenza di Gastaldello gli evita la palma del peggiore in campo. Pretenzioso, inutile, velleitario, barocco. E potrei andare avanti a cercare aggettivi per tutto il giorno. Si sa, è un giocatore che è croce e delizia. Ieri sera, solo croce. Voto 3,5.
(dal 53 Juan Antonio: come spesso accade, quello che subentra nellormai abituale staffetta con Foggia, è il migliore del mazzo. Quando entra lui, cambia la partita. Veloce, fantasioso, geniale, situazionista, nel senso che crea un mare di situazioni pericolose per il Sassuolo. Voto 9).
Pozzi: Il primo gol lo fa nella porta sbagliata, la sua. Il secondo è il più bello dellanno. Voto 7,5.
(dall 86 Pellè: in quattro minuti, a cui se ne aggiungono due di recupero, riesce a conservare palla e pure a rendersi pericoloso. E così si porta a casa il voto 6).
Eder: la cosa più brutta che fa è il gol del pareggio, di cui quasi non si accorge, anche per il cortese omaggio della difesa del Sassuolo. Il resto viene di conseguenza: straordinario assist per Pozzi, sempre presente su ogni palla, addirittura pronto a tornare in difesa quando serve. Se il sogno serie A si avvera, il suo nome è Eder Citadin Martins. Signori, il calcio. Voto 9,5.
Iachini: se bisognasse giudicarlo dal primo tempo, con la scelta di un inguardabile Foggia al posto di Juan Antonio e una difesa impresentabile, sarebbe da bocciatura totale. Nella ripresa mette in campo una squadra con un gioco e un carattere straordinario. La media di tutto questo è voto 6,5.
Garrone (famiglia): ieri cerano in tribuna tre generazioni, da nonno Duccio ai nipotini, passando per Edoardo a cui va dato atto - comunque vada a finire - di aver ricreato lo spirito blucerchiato e di aver regalato di nuovo la voglia di sognare ai tifosi doriani. Ci torneremo, ma nel frattempo, il voto è 8,5.
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