Uno scatto dira, la mano che corre a coprire lobiettivo della telecamera ed un battibecco con il cineoperatore e il consigliere regionale Lorenzo Pellerano. Marylin Fusco, vicepresidente della Regione e assessore con delega allurbanistica, ieri mattina ha perso la testa per qualche attimo mentre conversava con un gruppo di cittadini che le chiedevano risposte su una questione che si trascina da mesi ed è scaduta nellantipatico gesto di far chiudere microfono e video ad un giornalista del sito web Genova24.it, attaccando poi il collega della Lista Biasotti Lorenzo Pellerano accusato in aula di strumentalizzare un incontro concesso ai cittadini.
Chi si lamenta, però, sono i residenti di uno stabile di via Bocciardo fuori di casa dallo scorso 7 dicembre a causa del cedimento di un cantiere per la costruzione di box interrati. Cantiere che si trova proprio a ridosso delle loro abitazioni e che cedendo ha creato lesioni al palazzo costringendoli allevacuazione. «Dal 7 dicembre queste persone si stanno arrangiando vivendo presso parenti, in albergo o in affitto - spiega Lorenzo Pellerano -. Tempo fa ero andato dalla vicepresidente per sottoporle la questione ma nonostante un suo personale interessamento, mezzora dopo lincontro mi ha telefonato dicendo che non poteva occuparsi della pratica rimandomi i documenti in ufficio». Quindi Pellerano ha formulato una interrogazione alla vicepresidente per chiedere una risposta formale che però non è stata fornita perché ritenuta di competenza dellassessore Renata Briano: «Lho scritta seguendo quanto mi era stato suggerito dalla stessa Fusco - prosegue il consigliere di minoranza - e quindi mi aspettavo una risposta. Inoltre, credo che incontrare le persone sia il nostro lavoro e non un piacere fatto ad un collega». Nel pomeriggio Fusco ha scritto una lettera ai giornalisti del sito chiedendo scusa: «Accettiamo le scuse - è stata la replica di Felix Lammardo, direttore di Genova24.it -. Allo stesso tempo, però, stigmatizziamo fermamente il gesto, contrario al ruolo pubblico che compete ad un amministratore e comunque intollerabile, in quanto, di per sè, antitetico e ostile alla libera informazione».
Rosso (Pdl) difende il Martinez. «Stop alla vendita degli immobili dove oggi ha sede la Piastra ambulatoriale di Pegli per lo meno fino a quando non vi sarà chiarezza assoluta sotto laspetto giuridico amministrativo relativamente allesistenza di vincoli sulla struttura e non si sia provveduto ad individuare una sede alternativa». Lo ha chiesto in consiglio regionale il capogruppo del Pdl Matteo Rosso a seguito della risposta di Montaldo che «ha dichiarato in aula di non aver verificato lesistenza o meno di vincoli».
Infatti durante la discussione sullinterrogazione relativa alla vendita dellimmobile ex Martinez Rosso ha evidenziato che «a seguito di sue richieste specifiche sullesistenza di vincoli sia a Filse che allAsl 3 gli è stato risposto che non è stata fatta alcuna valutazione. A questo punto è giusto bloccare tutto. Inaccettabile questo modo di procedere, tanta superficialità non me la sarei proprio aspettata».
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