Genoa, due buoni motivi per puntare alla vittoria

Vincere. Ora o mai più. Non è uno spot pubblicitario. Bensì l'imperativo che il Genoa ha ben fisso nella mente. Perché tre punti contro l'Inter avrebbero un doppio significato. Il primo è quello più importante. Sarebbe salvezza matematica. A una giornata dalla fine. Risultato davvero insperato fino a poche settimane fa. Il secondo ha solo valenza statistica. Ma non solo. Infatti dal ritorno in Serie A i neroazzurri sono l'unica squadra che il Genoa non è ancora riuscita a sconfiggere. Un pareggio e quattro sconfitte consecutive recita lo score al Ferraris dal 2008 ad oggi.
C'è però di più. Troppi i giocatori che nelle stagioni passate sono passati nelle file della società di Moratti. Da Milito a Palacio. Tanto per citarne qualcuno. Batterli sarebbe una piccola rivincita per i tifosi rossoblù. Che domani andranno allo stadio in corteo. Per scaldare le ugole prima dell'ingresso. Ci vorrà anche il loto appoggio per centrare l'obiettivo finale. Ballardini predica però umiltà: «Giochiamo contro una grande squadra e non mi fido. Hanno tantissimi infortunati però quelli che sono a disposizione sono tutti ottimi giocatori. Sarà una gara combattuta». Aggiungendo: «Conosciamo le difficoltà, ma siamo pronti a fare un grande match».
E per farlo riproporrà il modulo con il quale domenica scorsa ha superato il Pescara. Cioè il più offensivo 4-3-1-2, rispetto al più prudente 3-5-1-1 proposto mercoledì a Torino nel turno infrasettimanale. In porta Frey, mentre in difesa agiranno Portanova e Manfredini centrali con Granqvist a destra e Antonelli a sinistra. I soli dubbi di formazione sono a centrocampo. L'unico sicuro di un posto è Rigoni. Anche Matuzalem, che ieri ha lavorato a parte per un leggero affaticamento, dovrebbe esserci. Altrimenti toccherebbe a Tozser. Per il terzo posto ballottaggio tra Vargas e Kucka, col peruviano in vantaggio visto che lo slovacco sente ancora qualche fastidio come ha chiarito il tecnico romagnolo. Bertolacci farà il trequartista dietro a Borriello e Floro Flores. Out Rossi, Bovo, Jorquera, Ferronetti e Olivera.
Se qualcuno teme un possibile calo di concentrazione, Ballardini ha invece una sola certezza: «La squadra è consapevole del momento. Tutti sanno molto bene in che situazione ci troviamo. Faranno il massimo delle loro possibilità per ottenere il risultato. Che sarebbe magnifico ottenere davanti ai nostri tifosi». Cioè i tre punti. Anche se è giusto sottolineare che al Grifone per assicurarsi il settimo campionato di file in Serie A, potrebbe bastare addirittura la sconfitta. Anzi al Genoa sarà sufficiente «imitare» il risultato del Palermo (impegnato nella difficile trasferta di Firenze) per poter far festa. Calcoli che non saranno nella testa dei giocatori. Troppo alta la posta in palio per aspettare il risultato del Franchi.
Nonostante la salvezza non sia ancora matematica sono già cominciate le indiscrezioni di mercato che parlano di un possibile addio di Davide Ballardini dalla panchina rossoblù. Il tecnico taglia corto. Forse sarebbe meglio dire cortissimo. «Ora non mi interessa. Il futuro è solo quello di domani (oggi per chi legge ndr). Siamo concentrati con il mio staff sull'Inter è basta».

Indiscrezioni però farebbero pensare che ancora una volta il «Balla» non sarebbe riconfermato. In pole position per la sua sostituzione ci sarebbe Zdenek Zeman, reduce dalla deludente esperienza con la Roma. Come reagirebbe questa volta la tifoseria?

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