La Genova sempre dimenticata fa da set alla «farfalla granata»Da oggi le riprese per il film tv su Gigi Meroni

Gigi Meroni torna a Genova. La «farfalla» riparte da dove ha spiccato il volo. Lo fa purtroppo portandosi addosso solo la maglia granata anziché quella rossoblù che lo lanciò nel grande calcio. Ma anche il film tv deve pur sempre fare i conti con la storia e quindi con la necessità di iniziare a raccontare la leggenda di Meroni proprio da Castelletto, da Sturla, da Boccadasse e ovviamente dallo stadio Luigi Ferraris.
Da questa mattina anche la città «incontrerà» Meroni, impersonato da dall'attore Alessandro Roja (già protagonista di Romanzo Criminale e Diaz), e dovrà cedergli il passo. Perché ad esempio l'ascensore di Castelletto Est potrebbe avere rallentamenti o interruzioni del servizio tra le 9 e le 13 di domani. O perché il capolinea dei bus del 374,375 e 277 sarà spostato sempre domani da Belvedere Montaldo a piazza Villa. Un piccolo disagio, in cambio dell'omaggio al grande campione che neppure ventenne tra il 1962 e il 1964 deliziò il pubblico genovese con le sue giocate di classe sopraffina. Proprio in rossoblù la «farfalla» (uno dei soprannomi che gli vennero attribuiti) venne conosciuto dal grande calcio. Nel '64 il Torino di Nereo Rocco lo acquistò per la cifra record di 300 milioni di lire e fece esplodere la rabbia dei tifosi rossoblù. Ma la vita della farfalla era destinata a essere brevissima.

Morì nel 1967 al termine di una gara contro la Sampdoria, investito in un viale di Torino da un'auto guidata da Attilio Romero, che 33 anni dopo diventerà presidente del Torino. Ma per l'appunto, il film tv si chiamerà «La farfalla granata», perché Genova, come spesso accade, viene sempre cancellata. E non ha nulla da dire.

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