(...) E, al posto della grande opera genovese, si è discusso della tutela dell'ex manicomio di Quarto. Tutta colpa dei problemi sull'argomento, all'interno della maggioranza. C'è chi, la Gronda, la vuole e chi non la vuole. Piuttosto che affrontare un tema così spinoso, il centrosinistra ha quindi preferito rimandare: «Stiamo preparando un documento sulla questione Gronda, c'è tutto il tempo per discuterne prossimamente. Oggi avevamo un appuntamento politico. Alla Festa democratica si parlava di città metropolitana». Risultato: il consiglio comunale si è chiuso alle 18.07 in quanto è mancato il numero legale (19 presenti) e non perché l'opposizione ha accettato di rinviare ancora una volta la discussione. Il putiferio, però, si è scatenato a metà seduta quando la «stampella» del capogruppo della Fds, Antonio Bruno, spalleggiato dall'opposizione di Paolo Putti e degli altri grillini, ha chiesto l'inversione della mozione all'ordine del giorno della Gronda con quella relativa alla tutela dell'ex ospedale psichiatrico.
«Mi spiace vedere che un consigliere sensibile e che da anni fa battaglie contro le grandi opere come Bruno - ha attaccato il consigliere Pdl Matteo Campora - si sia voluto prestare ad un'iniziativa che di fatto ha tappato la bocca all'opposizione, facendo il gioco della maggioranza e dei poteri forti della sinistra. Tra le altre cose, il capogruppo della Fds, proprio all'inizio del mandato amministrativo di Doria, aveva posto per primo la questione sul Terzo Valico mettendo in difficoltà il neosindaco. Invece, adesso la sua mozione ha tagliato le gambe alla discussione, che era calendarizzata già da un paio di mesi. Pd e organizzatori della Festa democratica sapevano benissimo che oggi c'era consiglio comunale e che si sarebbe dovuto discutere sulla Gronda. Dire di rinviare perché i consiglieri dovevano andare ad un impegno politico sulla città metropolitana, appare un trucco di bassa politica. Per quello che riguarda i grillini, è chiaro che ancora una volta si sono appiattiti sul centrosinistra e sembrano seguire talune posizioni della giunta Doria, piuttosto che fare vera opposizione per migliorare le condizioni dei genovesi e sostenere lo sviluppo della città». «Non è vero - replica l'ex candidato sindaco grillino Paolo Putti - non esiste nessuna dietrologìa rispetto alla nostra posizione sulla mozione che ha rimandato la discussione sulla Gronda. Semplicemente, abbiamo accolto una richiesta del Pd motivata da un'argomentazione ovvero quella dell'impegno politico alla Festa democratica. Siamo fuori dalle logiche e dai giochini dei vecchi partiti. Non stiamo a sinistra, né a destra. Spiace dirlo, ma innescando questa inutile polemica, sembrerebbe che a Campora non interessi discutere sulle opere che possono peggiorare o migliorare Genova, ma interessi soltanto mettere in difficoltà Doria e la sua giunta. A questi giochini della vecchia politica noi non ci stiamo».
Dalle polemiche a qualcosa di concreto.
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