I genovesi frenati dalla crisi E risparmiano sulla macchina

(...) Girando tra i concessionari di Genova la crisi la vivi. Basta ascoltare i venditori, quelli che magari avrebbero interesse a dirti che, da loro, l'auto del marchio si vende sempre. Invece, no. «Chi acquistava un auto nuova a basso prezzo o chilometro zero oggi non compra più - spiegano dalla sede Unimar, concessionario Fiat di Campi -. Ci salviamo con i pensionati e con chi ha l'auto ferma e ha necessità di acquistarne subito una nuova». Una crisi che non sembra ammorbidirsi nemmeno di fronte alle tante offerte che arrivano dalle case automobilistiche. Fiat, per esempio, mesi fa ha lanciato l'idea del prezzo della benzina «bloccato» per tre anni a chi acquista un mezzo nuovo: «Ma il cliente non accetta questo tipo di contratto e preferisce lo sconto immediato: potrà essere un richiamo pubblicitario ma in termini di vendite non ha spostato nulla». Panda e Punto sono le Fiat più vendute, la 500 insegue mentre le macchine di alta cilindrata soffrono. Stessa tendenza alla Ford dove il mezzo più quotato è la Fiesta: «Chi viene in salone non guarda più alla qualità, solo al prezzo - spiega Marzio Troilo della concessionaria Concorde di Campi -. Ad oggi arriviamo a scontare il prodotto anche 4mila euro rispetto al reale valore della vendita, ma c'è chi prova a strappare altre 100 euro». Concorde vende anche il marchio Jeep ma se è già difficile vendere le utilitarie diventa un'impresa piazzare Suv ed affini: «Chi si avvicina alle grandi cilindrate oggi è spaventato dai controlli del fisco e dalle supertasse».
Quando il cliente entra nell'autosalone arriva deciso chiedendo anche un carburante più economico del tradizionale benzina: «Per un lungo periodo abbiamo venduto praticamente solo Gpl o metano, altrimenti diesel - spiegano alla Unimar -. L'unico limite al gas è la scarsità di distributori sul territorio per rifornirsi». Chi sta cercando di muovere il mercato con un tipo di carburante alternativo è Renault che ha lanciato l'auto elettrica. Tre modelli, dall'auto a due posti fino al furgone: «In tanti si interessano e stiamo vendendo bene il Twizy a due posti - racconta Stefano Delle Piane di Df Genova -. Anche il Gpl ha tanta richiesta. Purtroppo il settore dell'automobile non è in difficoltà da oggi ma sono 4-5 anni che soffriamo». Alla Renault tira l'usato ma viene richiesto solo fino ai 4mila euro, tra le nuove la più venduta in via Adamoli è la Clio, mentre i modelli Dacia (società satellite della Renault e più a buon mercato) sono richiesti con maggiore frequenza. «In tanti si interessano, in pochi concretizzano l'acquisto e difficilmente si vende un auto sopra la cifra di 11mila euro».
Mercato rallentato anche nei concessionari Skoda, società del gruppo Volkswagen. Giorgio Roveda di Motor Genoa spiega che ad acquistare automobili i giovani non vanno più: «Sarà anche per i modelli che proponiamo ma ragazzi non se ne vedono. I nostri clienti hanno dai 35 anni in su, si interessano della tipologia di carburante che proponiamo, sui consumi e vogliono garanzie sui servizi di assistenza che forniamo dopo l'acquisto».
«Che auto vendiamo? Ormai solo quelle che rotolano - è il laconico commento di Alessandro Molino, titolare della SM cars, concessionario Daihatsu della Foce -. Tra i nostri modelli tiene la Terios, noi stiamo subendo un doppio colpo perché oltre ad un mercato asfittico c'è da sottolineare il fatto che tra un anno il nostro marchio sparirà dall'Europa subendo un accorpamento con Toyota». Si cerca l'usato sicuro ma che non sia caro e non si va oltre i 4mila euro.

Di media per una macchina nuova si spende 10mila euro. Insomma, la contrazione del mercato dell'auto nel capoluogo ligure è pari al 50 per cento. Forse i genovesi per combattere la crisi hanno deciso di andare a piedi.

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