Cronache

I muretti a secco diventano gemelli della Grande Muraglia

Stessa lunghezza, stesse tradizioni, i «gioielli» delle Cinque Terre siglano un accordo con il colosso cinese

Lontani migliaia di chilometri e anni luce per imponenza. Almeno così sembra. E invece i muretti a secco delle Cinque Terre e la Grande Muraglia cinese sono gemelli. Gemelli diversi, magari, ma pur sempre molto simili per molti aspetti. E infatti oggi questo paragone che molti potrebbero pensare assurdo diventerà ufficiale, riconosciuto da un protocollo firmato in pompa magna: i muretti a secco delle Cinque Terre sono pronti per il gemellaggio con la Grande Muraglia Cinese. Oggi a Mutianyu, il presidente del Parco Nazionale 5 Terre, Franco Bonanini, firmerà il protocollo d'intesa con la Società della Grande Muraglia Cinese.
Un evento mediatico straordinario che lega due opere che hanno più punti in comune: entrambe sono un raro esempio di paesaggio costruito dalla mano dell'uomo, sono state dichiarate dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Li accomuna anche l'estensione: i muretti a secco delle 5 Terre nel loro insieme raggiungono una lunghezza pari a quella della Grande Muraglia cinese, vale a dire settemila chilometri. L'annuncio dell'importante operazione di marketing culturale e turistico è stato dato a Roma nel corso di una conferenza presieduta dal ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli, su iniziativa di Symbola, la Fondazione per la Qualità Italiana.
L'obiettivo del protocollo d'intesa che sarà firmato oggi è quello di rafforzare la collaborazione tra la Grande Muraglia Cinese e le Cinque Terre per lo sviluppo di un turismo sostenibile e per promuovere uno scambio di conoscenze e progetti in materia di protezione dei due patrimoni. E così per i pittoreschi borghi marinari a picco sul mare di Riomagiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso è giunta l'ora di uscire dall'isolamento e varcare l'oceano con destinazione l'altra parte del mondo, dove nei secoli scorsi altri uomini operosi e silenziosi hanno modellato il paesaggio consegnandolo alle nuove generazioni che continuano a restare incantate e incredule davanti a questi sassi allineati a scopo di difesa: i muretti a caso hanno protetto la costa spezzina che altrimenti sarebbe franata in mare e la Muraglia è stata un baluardo per migliaia di vite umane.
E anche con il gemellaggio firmato oggi, queste due maestose opere create dall’uomo, aggiungeranno un ulteriore punto di contatto nella loro strana similitudine.

Entrambe infatti continueranno a «lavorare» per i popoli che le hanno realizzate pur cambiando il loro fine: in nome della flessibilità anche loro cambieranno «mestiere» e si dedicheranno principalmente al turismo.

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