Lo «ius primae noctis» e il paese degli sposi

Arrivano dal Giappone, dal Sudafrica, da mezza Europa pur di sposarsi in questo piccolo paesino di 400 anime immerso nella valle degli ulivi, tra la Valle Argentina e la Carpasina, nell'imperiese. Benvenuti a Montalto Ligure, dove la leggenda dello ius primae noctis tanto è ancora viva da attirare una milizia di sposini ogni anno che vengono proprio qui a celebrare la loro unione, avendo a loro disposizione un palazzo antico e l'intero centro storico per un giorno. La voce si è sparsa, le richieste fioccano e il turismo va a gonfie vele.
Il paese non aveva ancora un nome quando, nel 181 a. C., i liguri più irriducibili sbarrarono la strada verso l'estremo Ponente al proconsole Lucio Paolo Emilio. Alla fine furono sconfitti, ma la resa definiva avvenne quasi due secoli dopo. Più di recente, i partigiani combatterono i nazisti. In mezzo passarono secoli di difesa della via alta che portava in Francia contro i saraceni e ogni altro aggressore. Montalto ha un nome che dice tutto: si trova sul crinale che separa la valle Argentina dalla Carpasina, appunto ed è stato costruito con la mente rivolta alla difesa, arroccato, una sola via d'accesso, circondato da dirupi, vicoli stretti e tortuosi. Si dice che un solo guerriero potesse tenere il paese.
Anche la leggenda che spinge le coppie a partire da ogni dove nel pianeta per sposarsi qui ha un inizio cupo e tenebroso: si racconta che il paese sia stato fondato da una coppia di promessi sposi particolarmente belli, innamorati e determinati a resistere al crudele conte Oberto di Badalucco - realmente esistito e davvero particolarmente odioso nonché avido - che esigeva lo ius primae noctis. Una sposa tanto bella non sarebbe sfuggita allo sguardo del signore, quindi pensò bene di prevenire e rifugiarsi in cima ai monti con il compagno. I due furono raggiunti da familiari e amici che - incantati dalla bellezza e, senza dubbio, dalla sicurezza del luogo - rimasero con loro e fondarono la città.

E, se alla leggenda uniamo la bellezza quasi incontaminata di un paese antichissimo a disposizione per un giorno e la celebre Loggia degli sposi, si spiegano i lunghi viaggi romantici sino all'estremo Ponente ligure.

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