Cronache

L'«epifania» rossoblucerchiata e il valore aggiunto dei mister

(...) ecco servita la provvidenziale «epifania» rossoblucerchiata. Alla guida provvidenziale di Delio Rossi e Gigi Del Neri, Sampdoria e Genoa hanno trovata dall'orlo del baratro la forza tecnica, tattica e caratteriale per prendere lo slancio e orgogliosamente «mostrarsi dall'alto» (italianizzo dal greco: «epì fainomai»).
Finito il tempo degli apprendisti, degli incerti, dei pasticcioni, la palla è fortunatamente passata a due tecnici la cui esperienza e il cui carisma equivalgono a un palpabile valore aggiunto. A furia di provare e riprovare, Gigi Del Neri è approdato al suo «4-4-2» che, dopo il provvidenziale recupero di Marco Rossi e l'arrivo di Matuzalem e Pisano, per trarsi dal pelago alla riva ha soltanto bisogno di salvare i punti di forza (Granqvist, Borriello e Immobile, squalificato ieri per un turno) e reperire sul mercato un difensore centrale più affidabile di Canini (Manfredini?) e un'ala destra che sia in grado di «volare».
Dopo due sole settimane di attenta valutazione degli effettivi, Delio Rossi ha capito che l'uterina emarginazione di Palombo equivaleva a uno stupido autogol e che l'attuale organico strampalato poteva esprimere non più che un giudizioso «3-5-2» nel quale ogni pedina si votasse al massimo del sacrificio finalmente ricoprendo il proprio ruolo naturale. Ecco così gli stopper Gastaldello e Costa protetti da un «libero» al momento interpretato da Palombo, il tosto Krsticic perno di un centrocampo che chiede ai generosissimi Obiang e Poli un lavoro massacrante, Estigarribia sulla fascia sinistra, Eder seconda punta di sacrificio in coppia con un centravanti di ruolo: in prolungara assenza di Maxi Lopez e Pozzi, provvidenziale il cortese «no» di Sagramola all'Under 20 argentina per lo sfacciato torello Icardi che compirà 20 anni il prossimo 19 febbraio, preso in prestito dalla «cantera» del Barca da Pecini e Gasparin, acquistato da Garrone che deve assolutamente allungargli il contratto adeguandolo al valore effettivo del bomber destinato a imporsi quale numero uno in casa Sampdoria (dategli Cassano in coppia e vedrete che roba).
Al di là dei sogni, cosa chiede Delio Rossi al mercato, preso atto dell'inadeguatezza di Berardi ed Estigarribia? Sicuramente due bei cavalloni di fascia sia destra (in aggiunta al redivivo De Silvestri) sia sinistra, un difensore centrale in aggiunta a Mustafi (Rossini può andare in prestito al pari di Soriano, Berardi (un turno di squalifica pure per lui) ed Estiga, intanto che Don Juan, Poulsen e Renan vanno cordialmente salutati), mentre per l'attacco potrebbe bastare far rientrare dal prestito Zaza che con la maglia dell'Ascoli sta dimostrando di vedere «grande» la porta.
Ora però, bando ai voli di fantasia. L'impensabile vicenda del Pescara fa capire che a metà del guado restano 10 le squadre che dovranno battersi alla morte per evitare il tonfo. Da quota 24 del Chievo dei miracoli a quota 11 del Siena (che senza i 6 punti di penalizzazione starebbe col Genoa a 17) non c'è chi non possa annegare se appena s'illude e smette di nuotare con vigore. Questo ricordo a Gigi Del Neri e al suo Grifo con l'acqua alla gola che s'apprestano a volare a Cagliari: non fidatevi nemmeno un po' dei casini in corso nel burrascoso regno di Cellino. E ricordo a Delio Rossi e alla sua Sampdoria reduci da Lourdes e pronti ad affrontare il Diavolo: non di rado le squadra di media forza che vincono in trasferta lasciano d'acchito le penne in casa.

Toccate pure tutto il ferro che volete, ma attrezzatevi in tutta umiltà.

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