Strano, ma vero, il più famoso balletto di Pëtr Ciaikovskij «Il lago dei cigni» in scena da domani al Carlo Felice sarà sul ghiaccio. Perché questa volta la direzione artistica del teatro ha fatto questa scelta rivoluzionaria? Ce lo siamo chiesti in tanti, ma la risposta è chiara e alla fine ha tutta l'approvazione dovuta: siamo nel 2013, il teatro va visto in maniera diversa, non dividiamo a compartimenti stagni il pubblico e facciamo affluire gente dentro i teatri lirici che hanno bisogno di soldi. Giusto. Assolutamente d'accordo con la proposta a cartellone che tra l'altro, in questo caso, è una novità assoluta per l'Italia. «Facciamo tutto quello che si può fare e anche di più - ha detto il sovrintendente Pacor in conferenza stampa - in fondo il Lago sul ghiaccio è più che mai nel suo habitat naturale. È una cosa stimolante che a guardare dalla prevendita sta avendo una grande risposta di pubblico. In questo momento abbiamo un incremento al 15% come voce di botteghino per l'intero budget del teatro che corrisponde a 3 milioni, il che ci fa essere ottimisti sulla chiusura del bilancio 2013, il che sarà determinante per il futuro». Ma veniamo alla rappresentazione che vedrà in scena 31 ballerini-pattinatori provenienti dalla prestigiosa compagnia il Balletto Statale sul ghiaccio di San Pietroburgo, fondata nel 1967 da Konstantin Boyarski e, dal 1980, posta sotto la guida dell'attuale direttore artistico e primo coreografo Konstantin Rassadin, Artista Emerito di Russia ed ex solista del Teatro Kirov/Marinsky. «Le nostre produzioni hanno girato il mondo intero - dice il coreografo russo - abbiamo appena terminato il tour di Capodanno in Germania e Austria, ma questa di Genova per noi è una data importante perché ci esibiamo con la musica dal vivo, cosa che non sempre avviene e che attualmente è stata possibile solo negli Stati Uniti d'America. In Italia siamo venuti diverse volte, ma ora era da 4 anni che mancavamo e siamo felici di tornare in un teatro così bello e prestigioso». Ma che cos'è questo balletto sul ghiaccio? Rassadin risponde così: «È un genere nuovo, figlio extraconiugale del balletto classico. Gli artisti si muovono sui pattini invece che sulle punte, ma nel completo rispetto della conservazione dei valori estetici della danza classica. La coreografia si rifà per quanto possibile a quella di Petipa, ma è più dinamica come richiede la tecnica sul ghiaccio. Una nuova specialità che suscita la curiosità del pubblico tanto quella degli addetti al lavoro».
Insomma grande attesa per questa sera in cui il palcoscenico del Carlo Felice già da ieri si sta rivestendo di un manto di ghiaccio realizzato con una speciale tecnologia di produzione della pista gelata che resterà fino a martedì 5. Uno «show on ice» ad opera di ex campioni internazionali del pattinaggio, restando però fedele all'eredità accademica completa nella drammaturgia coreo-musicale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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