Leggi «Tarantolata» e pensi subito ritmo, oltre modo frenetico, e a ragione. Anche qui a Villa Croce, dove si fa forza centrifuga e centripeta: di betoniera portatile, per la precisione. Che nel suo movimento è «fiorita» in una raggiera di profilati metallici e listelli in mdf facendosi «cardo secco con un loop sonoro che ti ubriaca, ma anche stomaco che tutto digerisce». L'arte contemporanea è anche questo. Parliamone. Con Alberto Tadiello: giovanissimo (classe 1983) artista di origini venete con già belle mostre e premi al suo attivo, tanti anni a studiare musica (fisarmonica) ed estati in cantiere. Sì, in cantiere: «è stata la mia seconda università: è così che ho imparato a conoscere la vocazione dei materiali. Prendi il ferro, ad esempio: è attrazione». Nessun dubbio, quindi: ha costruito con le sue mani e ad hoc tutte le opere che danno vita alla sua personale «High Gospel» al Museo di Villa Croce (a cura di Ilaria Bonacossa, fino al 18/2/2013). Una mostra in cui disegni, sculture e installazioni sonore sono i diversi ritmi con cui respira uno stesso corpo, che è lo spazio nelle sue infinite possibilità. Dove queste possono essere plastiche: dai cingoli aperti al contrario che, esposti all'improvviso, diventano fragili colonne vertebrali, agli assemblaggi a parete di profilati forzati da tondini. Come la betoniera prima, la materia un tempo meccanica serba memoria e sentimento, sia questo frustrazione, la grazia di un anacronismo o una nuova vocazione. In piena sintonia i disegni e ancor più le installazioni sonore, anche queste sculture benché di toni e frequenze. «È un lavoro di estremizzazione, stretching sonoro, di eco e tortura». Tra frequenze molto alte e bassi avvolgenti, il suono prima ferisce come una «Szabla» (sciabola) ora trattiene a terra, quasi in apnea.
Merito di due tracce identiche con uno scarto di qualche secondo, «è come sovrapporre due disegni: sembra una sfocatura». Segno e loop, visivo e sonoro, le parole chiave per questa mostra di un giovane artista che merita tutta la nostra attenzione.L'artista che imparò in cantiere
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.