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Con «Lucifero» l'inferno a Genova Malori e svenimenti per strada

Prima era Caronte, adesso è Lucifero. Il caldo di questi giorni ci porta dritti nel cuore dell'inferno: almeno secondo i meteorologi che anche ieri non ci hanno regalato buone notizie. «Fino a giovedì il caldo non diminuirà, anzi aumenterà». Domani sarà il giorno più caldo. Secondo il monitoraggio delle ondate di calore del Ministero della Salute, tra le città a rischio oggi c'è anche Genova. Dove ieri c'è stata una raffica di malori, con le ambulanze del 118 chiamate ad intervenire per svenimenti di anziani in strada o mentre si trovavano al mare. Per gli esperti si tratta di «un'estate eccezionale che entrerà nella storia della meteorologia italiana», con sette ondate di calore che si sono susseguite senza sosta. Ieri vicino a noi, Acqui Terme è stata la città più calda di tutto il Piemonte con 39,4 gradi. Antonio Sanò, direttore del portale web «ILMeteo.it», avverte che sarà «stracciata l'estate 2003 di ben 2 gradi su tutte le città del centro Italia». E Francesco Nucera, meteorologo di 3bmeteo.com, rileva: «Il Mediterraneo e l'Italia stiano attraversando un nuovo mini ciclo climatico fatto da estati più calde e lunghe». Ma la tropicalizzazione è in agguato anche con l'arrivo delle piogge: «Ci aspettiamo forti temporali al Nord tra domenica 26 e lunedì 27 che, a causa del calore accumulato, potrebbero scaricare ingenti quantitativi d'acqua in poco tempo, vere e proprie tempeste tropicali di acqua e grandine». Una prospettiva, che affiancandosi al caldo e alla siccità allarma non poco l'agricoltura.
Intanto anche il comitato di protezione civile del Comune di Genova ha rinnovato le raccomandazioni ai cittadini: non solo anziani e bambini, ma tutti siamo chiamati a proteggere il nostro organismo il più possibile. Le raccomandazioni, definite sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute sono semplici ma efficaci. A cominciare dall'assunzione regolare di liquidi, anche se non se ne sente la necessità, e stabilire la quantità giusta in due bottiglie di acqua da litro al giorno da sorseggiare ogni tanto dal mattino fino alla sera. Va bene anche l'acqua del rubinetto. Oppure stabilire abitudini come bere una spremuta al mattino, un te al pomeriggio e una camomilla alla sera. Occorre evitare di uscire o fare attività fisica nelle ore più calde della giornata dalle 12 alle 18 (niente jogging almeno fino al tramonto, anche se siete allenati), o a breve distanza dai pasti. Fare pasti leggeri preferendo frutta, verdura, pesca pasta e gelati a base di frutta. Ridurre fritti, e cibi conditi e piccanti. L'aria condizionata non fa male, ma se ben regolata e per poche ore al giorno: sconsigliato entrare accaldati in un supermercato, meglio evitarlo. Indossare abiti leggeri preferendo tessuti come cotone e lino, e di colore chiaro. Evitare la fibre sintetiche che non favoriscono la naturale traspirazione. È bene proteggersi dal calore anche in casa oscurando le finestre con tende di giorno e aprendole la notte, ripararsi la testa con un cappello, non restare a lungo in auto (magari pera spettare la moglie che fa la spesa), in caso di mal di testa causato da esposizione al sole bagnarsi e rinfrescarsi il capo per abbassare la temperatura.

Non modificare né sospendere le terapie mediche in atto senza chiederlo al medico e cercare di non respirare a bocca aperta, ma solo con il naso. È anche possibile rivolgersi ai centri sociali climatizzati del Comune in tutte le delegazioni. Per conoscere i servizi dedicati alla popolazione il numero da chiamare è l'800-995.988.

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