Mazzucca «sbianchetta» Renzi dalla Liguria

«Mi è piaciuta l'analisi, al di là dei metodi». Simone Mazzucca, responsabile enti locali e coordinatore della segreteria del Pd genovese, interviene sul viaggio nel mondo del partito Democratico in Liguria alla ricerca dei renziani, affrontato ieri sulle pagine del Giornale.
Lo fa con una carezza rispetto all'idea di affrontare un argomento che nessuno, nemmeno all'interno del partito, aveva ancora affrontato, e con una bastonata quando non si convince del fatto che venga scritto essere insolito vedere tante persone che si detestano cordialmente, schierate con la corrente di Bersani per ragioni di potere. «Se scelgo non lo faccio in base alle sparate quotidiane e ai pensionamenti da effettuare - spiega Mazzucca -. Anche io sono per il ricambio generazionale, ma credo che il sindaco di Firenze stia sbagliando contesto. Se vuole rinnovare il partito dovrebbe aspettare il congresso del Pd e non schierarsi contro il nostro segretario all'interno di un contesto di primarie di coalizione alle quali parteciperò anche Nichi Vendola».
Un ragionamento lineare se non fosse che appare strano come in Liguria nessuno cavalchi l'onda rottamatoria iniziata da Matteo Renzi (che venerdì sarà nella nostra regione). Pochi nelle altre province, nessuno nel capoluogo ligure. Strano se si pensa anche al fatto che la voglia di svecchiare il partito si vive anche a Genova, basti pensare al cantiere messo in piedi dagli under 40 del Pd che, al di là delle correnti, hanno cominciato a ragionare insieme dallo scorso luglio per prendersi piazza della Vittoria: «Il processo del Carmine (sede della prima riunione) va avanti, ed era necessario che la nuova generazione si confrontasse. Ma è una vicenda su cui vogliamo mantenere un silenzio stampa assoluto che non sarò io a rompere. Però sia chiaro che è un cammino che non ha nulla a che fare con gli stimoli che può aver fornito Renzi e il suo modo di intendere il cambio generazionale».
Renzi, un uomo che sembra affascinare più al di fuori del centrosinistra che non nello schieramento stesso dal quale proviene. Che Silvio Berlusconi lo stimi per il modo di affrontare le situazioni è noto da tempo, ed è proprio per questo, secondo Mazzucca, che nei democratici della Superba non funziona: «Diciamo che per come sono i genovesi il suo timbro comunicativo non trova estimatori. Ma neanche sui contenuti che poi dobbiamo ancora capire quali siano. Il ricambio generazionale al governo? Quello lo propone anche Bersani».

Mazzucca rifiuta anche l'etichetta di «franceschiniano» spiegando come ormai Dario Franceschini abbia scelto di sostenere Bersani: «In quella mozione congressuale c'erano già i contenuti che oggi l'attuale segretario vuole portare al governo».

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